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Gandalf, modifichiamo la legge per insinuare al passivo gli azionisti...
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Lettera 
16 marzo 2004 0:00
 
Ho letto la lettera di un signore che ha investito in azioni della Gandalf. Anche io, purtroppo, ho investito diversi milioni di lire in questa societa'. Dalla risposta che ha fornito il Vs consulente, deduco che chi possiede azioni di questa societa', che ha inoltrato al tribunale la richiesta di fallimento, non puo' piu' recuperare i soldi investiti. Poiche' questo non e' l'unico caso che si sta verificando in Italia, (cio' vale anche per chi possedeva azioni della Parmalat), perche' non si cerca di modificare la vigente legislazione in materia di ammissione al passivo delle societa' fallite per permettere anche a chi ne detiene le azioni di poter recuperare il proprio denaro?
Lucia, da Caserta

Risposta:
La cosa non e' realizzabile per un semplicissimo motivo: gli azionisti sono comproprietari della societa', mentre gli obbligazionisti sono i loro creditori. Si tratta di una differenza elementare, che in casi di dissesto si fa notare anche da occhi meno esperti. E' uno dei principali elementi che differenziano il rischio che si corre nell'investire in azioni, dal rischio che si corre nell'investimento obbligazionario, e di
cui bisogna sempre tenere conto nella costruzione e nella gestione di un
portafoglio.
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Ha risposto Giuseppe D'Orta.
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