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E’ giusto tentare la via legale per il caso Cirio?
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Lettera 
28 settembre 2003 0:00
 
Salve a tutti.
Vi volevo chiedere dei consigli.
Come tanti ho la sfortuna di possederne (per fortuna solo 3000 euro) e so che ora come ora ho solo una scelta: aspettare nuove notizie.
Sentivo pero' che alcuni si stanno organizzando in gruppi di investitori per aprire pratiche legali contro le banche che hanno spinto la sottoscrizione di queste quote di obbligazioni.
Secondo voi e' valido cercare di entrare in questi gruppi rischiando di pagare ancora oppure e' meglio stare fermi e non fare nulla?
p. s. ho accennato con la mia banca di voler entrare in questi gruppi e ho notato che si erano un po' allarmati. E' buon segno?
Grazie in anticipo per i vostri consigli e a presto!

Risposta:
Ovviamente la scelta se tentare le vie legali o meno comporta l'analisi di due fattori:
1) le probabilita' di vincere
2) l'importo dell'eventuale risarcimento in rapporto al costo dell'iniziativa.
Il primo punto varia un po' da caso a caso. Ad esempio, un conto e' che la banca abbia collocato queste obbligazioni in contropartita diretta prima dell'ingresso sul mercato, ed un altro conto e' quello (molto raro a dire il vero) di un cliente che consapevolmente ha scelto questo titolo.
Il secondo punto varia in base all'importo dell'investimento effettuato nella Cirio (che nel suo caso e' molto modesto) ed al tipo di azione legale che si intende avviare. Assorisparmiatori (clicca qui), ad esempio, ha gia' avviato delle azioni collettive a costi piuttosto contenuti. Nel suo caso, a causa dell'importo molto basso dell'investimento, scarterei l'azione individuale. In altri casi, invece, l'azione individuale risulta molto piu' tutelante.
 
 
 
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