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Un MyWay venduto “per conto” di un promotore finanziario
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Lettera 
24 luglio 2003 0:00
 
Spett. le Aduc, sono uno dei tanti sottoscrittori della My Way e sono in attesa di novita' positive. Leggo le notizie e le lettere pubblicate sul Vostro sito, ma mi pongo dei problemi per una eventuale azione legale. Vorrei da Voi un consiglio riguardo una ipotetica probabilita' che la mia azione vada in porto. Il prodotto mi e' stato presentato e fatto firmare presso un negozio finanziario da un operatore che agiva per conto di un promotore finanziario a cui poi il documento e' stato inviato e riempito a penna per quanto riguarda le condizioni del contratto. Non avendo ricevuto copia del contratto stesso, ho inviato una lettera all'ufficio reclami e dopo varie richieste ho ricevuto la copia dopo circa un anno e mi sono reso conto delle reali condizioni dell'investimento. Ad una mia successiva comunicazione la Banca ha risposto che le condizioni erano tali e mi ha inviato un rendiconto con le penali da pagare in caso di disinvestimento.
Ho deciso quindi di continuare a pagare. Spero ora in una possibile soluzione del problema Sperando in una Vostra risposta, invio distinti saluti

Risposta:
Il fatto che la firma sia stata raccolta non da un promotore finanziario ma da una terza persona che agiva "per conto" del promotore, costituisce un reato penale previsto dal Testo Unico delle Finanza (art. 166). E' chiaro che questo rende annullabile il contratto. A parte questo fatto, il contratto MyWay puo' essere annullato per vizio di forma del contratto stesso, cosi' come indicato nella lettera tipo che abbiamo predisposto a questo indirizzo: clicca qui In sintesi, nel suo caso riteniamo che le probabilita' di annullare questo contratto siano molto alte. Se la banca, come noi crediamo, fara' orecchi da mercante, sara' necessario ricorrere alle vie legali. Riteniamo che sara' la banca a voler trattare prima di arrivare al processo vero e proprio.
 
 
 
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