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Obbligazioni collocate dalle Poste, prezzi e costi
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Lettera 
13 ottobre 2004 0:00
 
Vedo che spesso il vostro giudizio sulle obbligazioni emesse dalle Poste Italiane non e' positivo. Ho controllato sul sito delle Poste le quotazioni delle obbligazioni emesse ed ho notato che piu' della meta', 33 su 59, ha una quotazione sopra il valore nominale di 100. Sbaglio o questo significa che stanno rendendo piu' del rendimento medio di prodotti di questo tipo? Di quelle quotate sotto la pari 7, sono state emesse negli ultimi mesi e quindi penso sia fisiologico il calo, mentre delle altre il prezzo varia da 95 a 99 e solo una ha una quotazione di 94,70. In definitiva ritengo che questo tipo di investimento non sia proprio da sconsigliare, dato che comunque garantisce il capitale investito, non ha costi e pare che renda un po' piu' della media. Certo puo' sembrare inusuale che un'obbligazione leghi il suo rendimento al verificarsi di un evento, una specie di scommessa, ma in definitiva non si rischia nulla se non di non avere rendimento per 3, 4 o 5 anni (la durata tipica di queste obbligazioni) o di averne uno inferiore a quello gia' basso di bot o buoni fruttiferi. Pero' in piu' della meta' dei casi sembra che il rendimento sia piu' che buono. Gradirei conoscere il vostro parere che come sempre giudico competente, indipendente e volto alla tutela di noi risparmiatori. Grazie.
Ciro, da Napoli

Risposta:
Il solo prezzo di un titolo obbligazionario non basta per valutare la bonta' dell'investimento effettuato. Non poche emissioni collocate dalla Poste, ad esempio, rimborsano ad un prezzo ben superiore a 100 ed e' quindi normale che il loro prezzo di mercato superi 100 ed aumenti mano a mano che la scadenza si avvicina. E' il caso delle "Insieme" ed "Insieme Globale", ma non sono le uniche. Quanto alla struttura delle emissioni, il lato negativo sta nel fatto che i regolamenti prevedono condizioni enormemente sfavorevoli al cliente il quale, per guadagnare il giusto, deve sperare che si avverino le migliori condizioni possibili (evento molto improbabile, ovviamente). La sua frase "non ha costi" e' proprio quella che inganna gli investitori: i costi ci sono, ma sono impliciti nel prodotto. Comprare a 100 cio' che verra' certamente rimborsato a 100 non vuol dire non sostenere costi. Questo equivoco, molto utile ai venditori di obbligazioni e polizze, fa si' che il cliente non si renda conto di quanto effettivamente stia pagando quell'investimento che tanto appare conveniente. Lei stesso ha verificato come le obbligazioni appena emesse siano sotto 100, e cio' accade proprio perche' all'emissione si paga 100 un'obbligazione che ne vale meno (ecco i costi impliciti). Perche', allora, comprare a 100 cio' che tra pochi mesi potro' comprare, ad esempio, a 96?
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Ha risposto Giuseppe D'Orta.
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