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Parmalat, non si trova l’ordine scritto
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Lettera 
10 luglio 2004 0:00
 
Sono titolare di obbligazioni Parfin 2002-2207 5.875 per un controvalore di 15000, 00 euro "acquistate" presso la Banca dell'Umbria Dipendenza di Petrignano d'Assisi e in giacenza presso Banca Generali Succursale di Trieste Piazza della Borsa, 8/B. Faccio presente che ho avanzato formale richiesta all'Ufficio Reclami Della Banca dell'Umbria di nullita' del contratto in quanto nonostante reiterate richieste dell'ordine di acquisto la Dipendenza della Banca non e' in grado di provvedere in conformita' alla copia di sottoscrizione firmata dal cliente ovvero non e' in grado di fornire alcuna prova documentale che l'ordine e' stato eseguito e firmato dal cliente al momento dell'operazione di acquisto avvenuta il 5-12-2003 su consiglio di persona autorizzata alla consulenza finanziaria. Chiedo se la Banca rimane responsabile nei confronti del cliente e se in caso di impossibilita' da parte della medesima di regolare l'ordine di acquisto mediante copia scritta e' possibile chiedere il recupero per intero della somma versata non che il risarcimento dei danni conseguenti al mancato guadagno qualora la predetta somma fosse stata investita in titoli di stato garantiti. In attesa di un gentile riscontro da parte Vostra porgo distinti saluti.
Giordano

Risposta:
la forma scritta (o l'eventuale registrazione telefonica) e' un requisito essenziale dei contratti d'intermediazione mobiliare pena la nullita'. Quindi se non c'e' forma scritta (e sta alla banca dimostrarlo) l'operazione e' come se non fosse mai avvenuta e la banca deve restituire le somme prelevate dal suo conto corrente.
 
 
 
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