Spett. ADUC vi scrivo per segnalarvi la campagna che l'ALLEANZA ASSICURAZIONI ha in corso per offrire la riconversione ai suoi clienti la riconversione di una vecchia tipologia di polizze vita precedente successive all'anno 1990 (Progetto Partner).
La polizza vita a 20 anni che ho stipulato nel 1991 investe per contratto sul fondo San Giorgio che si basa al 95% su titoli di stato e prodotti obbligazionari garantendo. Il rendimento della polizza e' composto da un tasso tecnico di rivalutazione del 4% netto piu' l'eventuale rivalutazione per il rendimento del fondo.
E' evidente che da parte mia avendo garantito comunque il 4% netto, (anche in caso di rendimento negativo del fondo) il rendimento della polizza data l'attuale congiuntura economica (basso rendimento titoli di stato ed inflazione scesa intorno al 2, 6%-2, 7%) potrebbe risultare comunque soddisfacente.
Naturalmente questa tipologia di polizza si e' rivelata molto onerosa per la societa' che comunque deve pagare i costi di gestione e il mancato guadagno sul rendimento del fondo che e' stato l'ultimo anno pari al 4, 29& lordo (ricordo che all'assicurato e' garantito il tasso tecnico di rendimento del 4% netto)!
In conseguenza di questa situazione, secondo quanto sostenuto dall'ALLEANZA, per garantire a me e alla societa' maggiori rendimenti, mi e' stata offerta la possibilta' di effettuare il passaggio al fondo di gestione Euro San Giorgio con maggiori caratteristiche di flessibilita' delle tipologie di investimento e quindi maggiori possibilita' di performance.
A fronte di cio' avrei pero' dovuto rinunciare al tasso tecnico del 4% netto a fronte di un 2% netto minimo garantito con una percentuale del rendimento del fondo a favore dell'alleanza del 1, 2% come minimo, a fronte del 1% del fondo originale che comunque non poteva intaccare il citato 4% del tasso tecnico.
Il fondo Euro San Giorgio sul quale mi si proponeva di passare il capitale aveva avuto nell'ultimo anno un rendimento lordo del 5, 30% che quindi sottratta la percentuale del rendimento a favore della societa' 1, 2% e' sicuramente inferiore al 4% netto che avevo comunque garantito.
Quindi in sostanza mi veniva offerto di consentire all'Alleanza di passare ad una gestione che potesse garantire maggiori utili facendone comunque pagare il rischio solo a me.
A tutto si e' sommata contemporaneamente una certa azione "coercitiva" dell'Alleanza che mi ha negato la possibilita' di aggiornare ulteriormente il premio della mia vecchia polizza a tasso fisso come gia' fatto in precedenza.
Spero di aver rappresentato la situazione il piu' chiaramente possibile e di aver fatto delle considerazioni corrette rifiutando l'offerta dell'ALLEANZA ASSICURAZIONI e sarei grato di avere il vostro parere in merito.
Distinti saluti.
Eric, da Roma

Risposta:
La considerazione che lei fa e' corretta. Le compagnie assicuratrici garantiscono un "tasso tecnico" in linea con il rendimento attuale dei titoli di Stato su cui i fondi interni (es. il citato fondo S. Giorgio) investono.
I contratti stipulati quando i titoli di Stato davano rendimenti a due cifre garantiscono ancor oggi un tasso tecnico favorevole rispetto a quello previsto nei nuovi contratti assicurativi. Occorre in piu' precisare due aspetti:
1) qualsiasi adeguamento dei premi della polizza in essere fanno partire da capo sulla quota aggiuntiva i vincoli del contratto (sospensione possibile solo dopo il terzo anno, riscatto dopo i cinque anni pena la perdita della detrazione fiscale etc...) e quindi e'sconsigliabile procedere ad adeguamenti;
2) polizze come quella qui citata presentano costi di caricamento sui premi versati mediamente del 15%, cosa che renderebbe molto piu' plausibile l'ipotesi di sospendere (o riscattare se e' il caso) la polizza e far confluire i premi su prodotti alternativi (sicuramente pero' non distribuiti da compagnie assicurative).
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Ha risposto Gianluca Vitileo