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Questa non è borsa , a casa mia si chiama truffa
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Lettera 
17 gennaio 2004 0:00
 
La borsa e' investimento, o speculazione, dipende da come ognuno la vede, se volete, possiamo anche paragonarla al poker, ma un conto e' giocare con carte regolari, altro e' giocare coi bari, e questi non sono bari. Ho investito, sapevo di rischiare ma pur sempre investivo nel Mib30, ignoravo che i bilanci fossero truccati perche' era una variabile che non avrei mai messo in conto su un titolo del genere. Visto che tutti erano informati del crac mi chiedo: perche' gli organi di controllo della borsa hanno tolto l'azione dal Mib30 solo quando hanno visto lo zero? Quante persone sono state indotte all'acquisto solo perche' l'azione era trattata sul Mib30?
Io, investitore qualsiasi, non sono tenuto a sapere tutte le notizie, ma compero la merce sul mercato azionario principale. Su un mercato azionario si dovrebbero vendere azioni, ma se queste si polverizzano dopo una settimana io sono stato imbrogliato perche' non ho in mano niente.
Quando vado ad acquistare ad esempio una lavatrice dopo 15 giorni ho diritto alla sostituzione, se acquisto un garage e mi accorgo di eventuali problemi nascosti posso chiedere di essere risarcito. Su un mercato azionario con chi me la prendo? Naturalmente non con chi mi ha venduto le azioni, ma con il gestore del mercato che non dovrebbe mettersi a fare l'intermediario se non sa neanche cosa sta vendendo. Non c'e' dubbio sul fatto che l'evento fosse statisticamente improbabile: insolvenze di aziende del Mib30 non ce ne sono mai state, per adesso. Lo stare alla finestra degli organi di controllo a guardare milioni di euro sparire in un soffio, aspettando il massacro ha determinato anche l'abbassamento di tutti gli indici italiani, mentre quelli esteri non hanno dato segni di cedimento. Il fatto che BancaItalia fosse informata sulla situazione reale e non ha mosso un dito, per non parlare della Consob che ha riammesso il titolo dopo 3 giorni di sospensione senza nemmeno scoprire che alla Bank of America non era aperto neanche un conto corrente intestato a Bonlat, che vantava giacenze per 4 miliardi. Mi ripeto che non si sta parlando del Midex o del Numtel o d'altro, si sta parlando del Mib30 dove dovrebbero esserci aziende con bilanci certificati correttamente. parmalat dall'11 non aveva piu' i requisiti per essere venduta sul mercato principale, ma a questo punto mi domando a che serva e se serva la Consob. Un istituto di vigilanza dei mercati che viene gabbato per anni, e non prende alcun provvedimento cautelativo nei confronti dei risparmiatori quando scoppia il bubbone sicuramente ha dato ampia prova di inefficienza e inutilita'. Inoltre e' opportuno che il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti o il funzionario che ha rimborsato il credito, chiarisca il credito IVA pagato alla Parmalat, di circa 35 milioni di euro, scavalcando l'ordine cronologico di rimborso vantato da altre imprese e cittadini, spero che il ministro Tremonti istituisca con urgenza un tavolo di trattative permanente al fine di vigilare sulla corretta emanazione dei rimborsi fiscali, mentre un cittadino, non cavaliere del lavoro, aspetta anni per 800, 00? ed anche meno (vedi casi sollevati dalla trasmissione Mi manda Raitre). Ho sempre pensato all'evasione fiscale per occultare guadagni e pagare meno tasse, questi a quanto pare facevano evasione fiscale al contrario, per pagare piu' tasse. Spero che Bondi non faccia richiesta allo stato italiano di rimborso di tributi erroneamente pagati. Spero che non si pensi che la cultura del risparmio in Italia si esplichi in soli due modi, credendo che la borsa sia solo una bisca o fregando i risparmiatori. Sono un quasi cinquantenne, nato a Salerno e residente in Veneto dal 1985 con moglie e due ragazze a carico, che dal giugno del 2000 (chiusura dell'azienda nel giro di una settimana, per riapertura in altra regione con contributi europei e nazionali) ho cambiato sei lavori diversi e due anni di mobilita' e da luglio 2003 non sono in grado di trovare un lavoro dignitoso.
Cordiali saluti. Alessandro

Risposta:
Pubblichiamo volentieri le sue considerazioni.
 
 
 
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