Spet. Aduc, scrivo per chiedere una consulenza legale. Mia madre, nel novembre del 2000, ha stipulato un contratto "assicurazione sulla vita a premio unico di un capitale espresso in quote di fondi interni" presso un'agenzia della societa' Assicurazioni Generali s. p. a.
Il responsabile dell'agenzia era un suo ex compagno di scuola che le descrisse il contratto come un investimento con capitale assicurato e le promise che avrebbe ricevuto il 7% di interesse annuo. Mia madre, fiduciosa, sottoscrive il contratto.
Nel settembre del 2002, tramite voci paesane, viene a sapere che il responsabile dell'agenzia e' stato licenziato: la societa' Generali ha scoperto che investiva denaro in fondi azionari ad alto rischio imbrogliando i sottoscrittori. Adesso il capitele investito vale circa 1/3 in meno (capitale originario 25.000 euro). La societa' nega ogni responsabilita'. Mia madre, essendo stata imbrogliata perche' le e' stato presentato l'investimento non certo come e' realmente, ed ingenuamente fidandosi lo ha firmato ed ha pagato, si puo' parlare di "truffa"?
In caso affermativo:.
Questo reato va in prescrizione?
Quale via legale si potrebbe perseguire?
Si ha la certezza di un risarcimento?
E' possibile incontrarsi per valutare meglio i fatti?
Fiducioso in una risposta e ringraziando anticipatamente, porgo distinti saluti.
Dario, da Ceneselli

Risposta:
e' molto difficile dimostrare che il contratto e' stato firmato non sapendo cosa si stesse firmando.
I contratti assicurativi di natura finanziaria, purtroppo, non vigono di tutte le tutele previste per i servizi d'investimento normali (veda: clicca qui).
Per i contratti assicurativi, purtroppo, vige la normativa generale e quindi se il contratto e' stato firmato o si riesce a portare ad un pubblico ministero gli estremi del reato di truffa oppure non c'e' niente da fare.
Sara' quindi necessario avere dei testimoni. Inoltre se la stessa persona ha usato lo stesso comportamento con tante persone, sarebbe opportuno fare un esposto cumulativo.
Quanto alla prescrizione e' molto probabile che si possano evidenziare alcune circostanze aggravanti previste dall'art. 61 del c.p., quindi e' ancora in tempo.
Riteniamo comunque importante che lei sappia che le probabilita' di ottenere qualcosa sono molto, ma molto basse proprio a causa di questo grave buco legislativo voluto dalle compagnie assicuratrici quando e' stato formulato il testo unico della finanza e che tutt'ora stanno facendo pressioni affinche' il DDL sul risparmio in discussione colmi questa lacuna.
Se vuole incontrarci il Giovedi' pomeriggio ed il sabato mattina il responsabile del sito Aduc-Investire Inforamti e' in sede a Firenze a disposizione di chiunque ha problemi legati al risparmio gestito.