Complimenti l'unica associazione con le palle.
Mai conciliare con il sistema truffaldino delle banche, anzi tutte le azioni legali che vanno in porto fanno giurisprudenza e costituiscono un arma in piu x i risparmiatori.
Premetto che ho sempre investito e investo i miei risparmi con la mia testa in prodotti semplici e redditizzi: (BTP, Azioni, BTPi) e ho sempre detto all'impiegato di turno della mia banca di non preoccuparsi x i miei investimenti, che ci penso io, anzi meno si preoccupa x i suoi clienti e meno danni fa. Che sistema balordo.
Vengo alla domanda nel 1997 la mia fidanzata (ora moglie) stipulo' una polizza index-linked con il MPS Quotazione Beta tariffa 21LM durata 10 anni versamento unico 15.375.000£, aggangiata agli indici: mib30, cac40, dax.
Tralasciamo il meccanismo di calcolo il quale non e' nemmeno tanto complesso da capire, se la riscattavo agli inizi del 2000 allora quotava 123 circa, meno il 2% di penalita' avrebbe reso il 20% in 2 anni e qualche mese, (alla faccia del MPV ma avevo altro da fare all'epoca), adesso quota 125 circa.
La MPV invia a casa ogni anno i valori dei parametri di indicizzazione della polizza, inoltre aggiunge nella lettera che: "quotazione beta prevede una prestazione a scadenza che protegge il capitale in caso di andamento negativo dei parametri presi come riferimento", inoltre aggiunge.
"alla scadenza contrattuale le sara' riconosciuto il capitale risultante dalla indicizzazione, se il valore ottenuto sara' superiore alla prestazione minima indicata nella polizza.
In alternativa le verra riconosciuto il 142, 50% del premio investito, che e' appunto il minimo garantito in ogni caso dal suo contratto".
Vi chiedo e' vero che alla scadenza il 20.12.2007 mi danno il 4, 25% annuo lordo sul premio invstito????
Non mi fido nemmeno se me lo scrivono ogni anno.
Rimane sempre un danno sta polizza nel dicembre del 1997 un btp di pari durata avrebbe reso di piu'.
Grazie.
Giuseppe, da Napoli

Risposta:
Da cio' che riporta, la polizza prevede il riconoscimento a scadenza di un premio minimo pari al 42.5%. Comunque, dividere il 42.5% di rendimento per i 10 anni ed ottenere 4.25% all'anno non e' corretto perche' occorre applicare la legge dell'interesse composto e non dell'interesse semplice. Il 42.5% in 10 anni corrisponde, quindi, ad un tasso interno di rendimento del 3.6% annuo e non del 4.25%. Si tratta di un giochetto assai caro ai venditori di prodotti, che possono spacciare rendimenti non corrispondenti al vero. Il rendimento e', ovviamente, lordo. Deve, inoltre, fare attenzione alla definizione di "premio investito" su cui viene calcolato il rendimento. E' tutto il premio oppure solo la
parte di premio che resta dopo che l'assicurazione ha prelevato le proprie commissioni?
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Ha risposto Giuseppe D'Orta
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