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Risarcimenti Parmalat
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Lettera 
31 gennaio 2004 0:00
 
Gentili amici dell'ADUC sono un bond-holder Parmalat e voglio esporVi la mia opinione su come andrebbe affrontato questo straordinario caso di default: ritengo che i risparmiatori andrebbero rimborsati poiche' il fallimento non e' stato causato da un cattivo andamento economico, noto al pubblico, ma dall'azione di un'associazione a delinquere, che ha operato indisturbata a causa della negligenza e/o connivenza delle autorita' che dovevano contrastarla.
Sono davvero stanco di sentire che molte banche si rifiutano di valutare possibili iniziative di rimborso, ripetendo continuamente che coloro che hanno comprato obbligazioni Parmalat dovevano conoscerne o conoscevano i rischi.
Ma quali RISCHI!!!
Avere un rating investment grade BBB-, come quello di Parmalat fino alla sera del 9/12/2003, significa che la probabilita' di DEFAULT nel medio termine (3-4 anni) e' dell'ordine del punto percentuale e nel breve/brevissimo termine e' dell'ordine del punto per mille!! Praticamente ZERO!!! L'Agenzia di Rating calcola queste probabilita' tenendo conto dell'andamento economico della societa'.
Il risparmiatore scrupoloso sicuramente e' consapevole dei rischi: va a guardare il rating e si informa sui conti delle societa'.
Ma spero non si voglia sostenere che i rischi espressi dal rating contemplino anche la probabilita' di default PER NON RISPETTO DELLE REGOLE (LEGGI)?!?!?
Sarebbe come dire ad un pedone che sulle strisce, viene investito da un automobilista che, NON RISPETTANDO LE REGOLE (LEGGI), scappa non fermandosi a soccorrerlo: "Caro pedone, ci dispiace, ma non ti spetta essere risarcito.
Attraversando, conoscevi il rischio che correvi di essere investito: fa' causa al pirata se ti riesce! ". Se non mi sbaglio, per quel pedone la legge prevede il diritto al risarcimento erogato dal fondo per le vittime della strada!!
D'altra parte con i familiari delle vittime degli attentati dei terroristi (criminali) lo STATO come si e' comportato?... Ha dato un risarcimento, oppure ha consegnato una bella lettera con scritto: "ci dispiace, ma il suo congiunto era consapevole del rischio che correva quando si e' recato in stazione" come se una bomba fosse considerata alla stregua di un malore o una fatalita'?!?!.
Cio' che intendo dire e' che, pur riconoscendo che l'onere dei rimborsi non dovrebbe essere esclusivamente a carico del sistema bancario [ma anche delle altre parti del sistema economico-finanziario coinvolte e responsabili (societa' emittenti, organi di controllo, etc) ], e' inutile che le banche cerchino di nascondersi dietro cavilli legali, negando le loro responsabilita': nella vicenda Parmalat il rimborso agli obbligazionisti e' un DIRITTO, poiche' la causa del default non e' un negativo andamento economico-finanziario noto al pubblico (come nei casi Argentina, Cirio e Giacomelli, dove gli obbligazionisti sapevano del rischio perche' le cose non andavano bene), ma e' dipeso da un COMPORTAMENTO ILLEGALE e FRAUDOLENTO del management (criminali), che ha coinvolto con vari livelli di responsabilita' tutti gli organismi di controllo (revisori, Consob, Bankitalia, GdF... etc) che si sono resi negligenti o peggio complici.
Pertanto sarebbe opportuno che il sistema bancario iniziasse a risarcire anche col sostegno dello Stato, che ha la responsabilita' dell'inadeguatezza del sistema economico-finanziario. Perche', anche se le regole sono buone, spesso valgono solo sulla carta, da qui l'incapacita' di contrastare illeciti protrattisi per anni, portandoci al disastro. Lo dimostra il caso Finmatica: dopo l'esplosione del bubbone Parmalat i livelli di attenzione si sono alzati e Crudele&Co. sono stati beccati dopo SOLO qualche anno di truffe: penso proprio che il danno per Finmatica non sia irreparabile come lo sono stati i 15 anni di magagne tanziane per Parmalat, senza che nessuno muovesse un dito.
Per il futuro penso che un Legislatore serio debba considerare l'istituzione di un Fondo di tutela per questi TIPI di default, cui dovrebbero contribuire tutti gli operatori del sistema economico-finanziario.
RingraziandoVi per l'attenzione, porgo i miei piu' cordiali saluti Antonio da Napoli

Risposta:
pubblichiamo volentieri le sue considerazioni che condividiamo solo molto parzialmente.
 
 
 
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