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Ristrutturazione del bond Italtractor
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Lettera 
19 gennaio 2004 0:00
 
Dopo il caso parmalat ci sono ancora i furbi?
Vi prego di seguirmi attentamente: Nel gennaio del 2002 abaxbank colloca sul mercato un bond della societa' "italtractor" 6, 50% scadenza 22/01/2004. Tale bond viene collocato, anche ai privati, senza rating e con un prospetto informativo in lingua inglese. Nel mese di settembre 2003 tale societa' si procura tramite standard & poors un rating pari a "b" aiutata, credo, dalle banche che hanno collocato il prestito per cercare di fare una nuova emissione. Tale rating a distanza di meno di un mese viene ritirato e i bond emessi considerati junk bond. Nel frattempo abax bank viene commissariata.
Dopo avviene il default parmalat e le banche consigliano alla societa' che nel frattempo rischia il fallimento di prorogare il bond in scadenza, in un modo del tutto singolare; inventandosi un escamotage di assemblea da tenersi a londra con le modalita' che potete vedere nel sito infoitaltractor@gscproxitalia. com.
La prima riunione non raggiunge il quorum del 75% previsto ma questo era scontato. A questa assemblea aderiscono, per ovvi motivi, quasi esclusivamente fondi e investitori istituzionali.
In seconda convocazione l'assemblea prevede un quorum talmente ridotto e considerato che nella prima piu' del 40% ha aderito si da per scontata l'approvazione del piano.
Vorrei chiedere come e' possibile che tale operazione avvenga a discapito di pochi risparmiatori con l'avallo della consob che, credo abbia approvato tale comportamento? Eppoi se la possibilita' di rinnovo del prestito, molto oneroso per la societa', sembra solo un espediente per procrastinare il default a tempi migliori e non far scattare le revocatorie fallimentari.
Di chi e' la regia di tali malefatte?
Attendo fiducioso un vostro riscontro considerato che consob e bankitalia dormono sonni tranquilli. faccio presente che nel frattempo la proxitalia ha instaurato un numero verde 800-189038 per tranquillizzare i risparmiatori. Vi prego, se possibile di accertare se ci sono irregolarita' e farvi portavoce di un abuso di cui pochi parlano in un contesto quasi da far west.
GIUSEPPE, da Santi Cosma e Damiano

Risposta:
L'obbligazione Italtractor, emessa sull'euromercato, non e' di diritto italiano, ed ecco la possibilita' di convocare l'assemblea a Londra anche se praticamente tutti i possessori sono italiani. Anche l'annuncio di convocazione e' apparso sui giornali italiani solo in lingua inglese. In pratica, agli obbligazionisti e' stata proposta una proroga dell'imminente scadenza in cambio di una maggiorazione delle cedole.
La Consob, pero', ha imposto l'adozione di un prospetto informativo sul piano di ristrutturazione approvato dall'assemblea: cio' in quanto gli obbligazionisti che hanno approvato la ristrutturazione del bond non sono professionali ed il loro numero supera le 200 unita'. La decisione e' pervenuta il giorno 16 gennaio, costringendo la societa' ad una corsa contro il tempo, dato che la scadenza originaria dell'emissione e' il 22 gennaio.
Si tratta di un caso molto poco simpatico, certamente, e rappresentativo di come si siano collocate al pubblico emissioni molto rischiose, senza badare troppo al resto.
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Ha risposto Giuseppe D'Orta clicca qui
 
 
 
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