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Spese tenuta dossier titoli contenenti ETF's
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Lettera 
15 ottobre 2004 0:00
 
Sento in giro che molte banche, quando nel dossier titoli di un cliente c'e' un ETF, introducono commissioni di custodia/gestione titoli riservata normalmente a dossier con titoli quotati all'estero, in mercati regolamentati(Nyse, Euronxt, Dax, ecc.). Le tariffe di custodia/gestione del dossier titoli che contengono azioni estere sono solitamente piu' alte (nel caso che conosco 80 euro/anno anziche' 55). So benissimo che gli ETF sono fondi/sicav esteri ma essendo quotati in Italia, non e' illegittimo che la banca adotti tariffe piu' alte? Con la quotazione a Milano non credo che la banca abbia spese piu' alte di quelle sostenute per custodire titoli come Eni, Tim, ecc. Cosa ne dite?
Vera, da Montevarchi

Risposta:
Si tratta pur sempre di titoli esteri, e quindi la maggiore commissione e' legittima. Come da sempre facciamo notare, le banche cercano in ogni modo di prelevare commissioni (vedi le recenti spese per incasso cedole, dividendi e, queste davvero illegittime, per operazioni sul capitale societario). In questo caso, oltre ad incassare danaro, cercano anche di mettere i bastoni tra le ruote ai clienti che decidono di utilizzare gli ETF's, strumenti non graditi alle banche perche' in concorrenza con i fondi comuni che esse vendono. Fortunatamente, non tutti gli intermediari si comportano alla stessa maniera, e soprattutto via web e' possibile utilizzare conti correnti e dossier titoli a costo zero. Puo' comparare le tante offerte tramite il sito clicca qui Bisogna abbandonare le banche che badano solo ai propri interessi e premiare quelle che tengono in considerazione i propri clienti.
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Ha risposto Giuseppe D'Orta.
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