testata ADUC
Caso Cirio: per non caderci più
Scarica e stampa il PDF
Articolo di AP
9 novembre 2002 0:00
 
E' sempre la stessa storia. Dall'Argentina alla Swiss air passando per le obbligazioni della Versatel, Carrier fino ad arrivare all'ultimo caso, le Cirio.
E' vero, le banche si comportano in modo irresponsabile proponendo titoli del genere ai risparmiatori, ma è anche l'ora che gli investitori inizino ad essere un po' più attenti. Quando capiremo che investire in singoli titoli è una cosa rischiosa?
In un rapporto divulgato ieri da Goldam-Sachs si evidenzia come l'emissione da 150 milioni di euro del prestito obbligazionario Cirio che ha fatto scattare il default è quasi tutto in mano ai piccoli risparmiatori. Ci sono altre emissioni Cirio che adesso sono a forte rischio e che i piccoli risparmiatori (che li possiedono quasi per intero) tecnicamente non possono vendere per assenza di compratori sul mercato.

Gli investitori professionisti non si avvicinerebbero mai a delle obbligazioni come quelle delle Cirio chiamate "mini-bond" dal momento che non hanno i requisiti minimi di affidabilità per essere inserite in portafoglio.
L'importo complessivo dell'emissione è troppo esiguo per generare un mercato secondario che permetta di negoziare il titolo a prezzi equi. Si tratta di un esempio lampante di rischio liquidità del quale abbiamo parlato sull'articolo dedicato ai rischi finanziari già pubblicato.
Chi ha investito nelle obbligazioni Cirio ha fatto tutto, ma proprio tutto, quello che non si doveva fare. Si è preso un eccessivo rischio liquidità abbinato ad un eccessivo rischio specifico. Il rischio specifico (cioè il rischio che l'investimento fatto sia legato non alla normale oscillazione del mercato ma alle vicende specifiche del singolo titolo) è aggravato dal fatto che l'emittente in questione non ha un rating ufficiale. Cioè non ci sono agenzie di rating che avvertono sul peggioramento delle condizioni di solvibilità dell'emittente (come è avvenuto, ad esempio, per le obbligazioni Fiat che sono state declassate a livello di junk bond).

Che fare adesso?
L'unica cosa da fare è imparare da quanto è successo ed eliminare i rischi specifici ed i rischi liquidità dal portafoglio.
Quanti hanno in portafoglio i titoli Arena, Aprilia, De Longhi, Fantuzzi, Ferre, Impregilo, Lucchini, Giochi Preziosi, Parmalat, Stefanel, Prada, Ventaglio e via dicendo? Molti, moltissimi.

Investire in singoli titoli, siano azioni o siano obbligazioni non è una cosa adatta ad un investitore non professionista. Chi non si adegua a questa semplice regola paga sempre lo scotto, magari non così alto come i possessori di obbligazioni Cirio. Nel migliore dei casi ha corso un rischio inutile. Nel peggiore, si ritrova con un pugno di mosche in mano. E' bene che tutti gli investitori non professionisti eliminino questo genere di rischi dal proprio portafoglio finanziario.

 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS