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Mylife Value Invest Premium by Liechtenstein Life Assurance AG: da evitare con cura
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Articolo di Simone Franci
9 febbraio 2011 17:26
 
Nostro malgrado ci ritroviamo ancora a discorrere di nuove emissioni di polizze Unit linked. Questa volta l'offerta proviene da Liechtenstein Life, impresa del Principato omonimo che opera in Italia in libera prestazione di servizi. La polizza viene proposta con entusiasmo dai collaboratori della rete 1IC Global Group.
Come noto, la prestazione finanziaria di questa tipologia di contratti è collegata al valore delle quote degli OICR in cui sono investiti i premi (netti) versati. Nel caso in esame, detti premi sono investiti in fondi (nove comparti in tutto) di alcune blasonate case di investimento internazionali. Il contraente sarà esposto ai rischi tipici di un investimento finanziario: se le cose vanno bene, beneficerà degli incrementi del valore delle quote, viceversa, se vanno male subirà il loro decremento senza alcun tipo di protezione. Non è prevista né garanzia di rendimento, né restituzione del capitale investito.
Il contratto è a vita intera e le somme investite possono essere ritirate trascorsi 24 mesi dalla decorrenza.
In caso di morte, la garanzia assicurativa di base consiste nel pagamento di una prestazione pari al controvalore delle quote, maggiorato di una percentuale che varia in funzione dell'età dell'assicurato al momento del decesso (dal 5% allo 0,01%).
Nell'offerta promozionale si legge “i prodotti offerti da mylife sono stati creati appositamente per il mercato italiano dalla rinomata compagnia... specializzata in prodotti previdenziali ideati e costruiti specificatamente in base alle situazioni congiunturali dei singoli mercati”. Cosa vuol dire? Che il “regalo” è stato creato appositamente per noi? E quali sono le proposte create, invece, per altri mercati dove opera tale compagnia? Cosa certa è che lo sforzo creativo fatto per l'ideazione di questo prodotto viene “compensato” da oneri a carico dell'investitore che non hanno nulla da invidiare a nessun altro strumento. Andiamoli a vedere nel dettaglio.
Oneri diretti:
a) costi di acquisizione - il 3,25% per il 1° anno, il 2,75% per il 2°, 1,50% per il 3°, 1% per il 4° e 0,50% per il 5° anno - calcolati sull'intero ammontare dei premi previsti dal contratto e applicati sui primi 5 premi annui;
b) costi amministrativi - pari al 3% a cui si aggiunge una aliquota dello 0,25% moltiplicato per il numero degli anni che eccede il decimo, con un limite, per questa aliquota, del 5,50% - costi applicati su ogni premio versato;
c) diritti di frazionamento del premio, pari al 2%, solo in caso di rateazione trimestrale – applicati su ogni premio versato;
d) costo della copertura caso morte, in funzione dell'età dell'assicurato, dall'1% fino ai 60 anni, al 15% oltre gli 80 – calcolato su ogni premio versato;
e) costo di riscatto, applicato qualora non siano trascorsi 25 anni, pari al 10% del controvalore della posizione, con un minimo di 50 €.
Oneri indiretti:
f) di gestione in %, pari allo 0,55% - applicati sul controvalore delle quote e da esso prelevati;
g) di gestione in €, pari a 130 € per contratti fino a 30 anni. Tale importo, a partire dal 2° anno, verrà aumento per ogni anno assicurativo del 3% rispetto all'importo applicato nell'anno assicurativo precedente – prelevati dal controvalore delle quote;
h) amministrativi e di gestione degli OICR sottostanti, calcolati sul controvalore dei singoli comparti e da essi prelevati.

Il TER indicativo complessivo degli oneri di gestione va dall'1,80% al 2,80%.

Insomma, dopo tutti questi prelievi, davvero un investitore può pensare di recuperare almeno il capitale ivi impiegato? Quello che resterà dei premi versati al netto degli oneri diretti, e ulteriormente gravato annualmente dalle fee di gestione, si rivaluterà a sufficienza da coprire l'inflazione di periodo?
Ma allora, c'era proprio bisogno di un prodotto come questo?
Le domande, per chi non l'avesse capito, sono retoriche...
Restiamo sempre stupiti di come si continui a sfruttare l'ignoranza dei clienti per propinargli prodotti che non verrebbero mai sottoscritti se spiegati come si deve.

(Documento analizzato: prospetto d'offerta depositato in Consob il 31.03.2010, codice prodotto VIPLBIT 002)
 
 
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