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MyWay/4You. Lettera aperta al ministro dell'Economia
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30 settembre 2004 0:00
 
Gentile sig. Ministro,
con la presente intendiamo segnalarLe, affinche' possa prendere gli opportuni provvedimenti, una grave inadempienza della Consob che sta minando pesantemente la fiducia dei risparmiatori, non solo nei confronti degli intermediari finanziari, ma anche -cosa assi piu' grave- nei confronti delle autorita' di controllo.
Una delle funzioni che la Consob svolge per prassi, pur non essendo previsto uno specifico obbligo normativo, e' quella di fornire risposte ai quesiti posti da operatori e organismi del mercato, associazioni di categoria, studi professionali, risparmiatori e relative associazioni rappresentative.
L'utilita' di questa prassi e' stata ribadita dalla stessa Consob nella Comunicazione n. DIS/97012083 del 28-11-1997 nella quale si precisa che "la Commissione e' consapevole che la risposta fornita ai quesiti posti da soggetti del mercato rappresenta uno strumento che concorre allo svolgimento delle attribuzioni istituzionali, in quanto consente di fornire indirizzi interpretativi e applicativi di norme e di rendere omogenei i comportamenti degli operatori,contribuendo cosi' alla tutela degli investitori."
Vi e' un clamoroso caso di risparmio tradito nel quale una pronuncia della Consob avrebbe potuto (ed in parte potrebbe) tutelare in maniera decisiva i risparmiatori e nel quale, invece, la Consob ha scelto (e sta continuando pervicacemente a scegliere) il piu' assoluto silenzio: si tratta dei prodotti finanziari denominati "MyWay e 4You" i quali coinvolgono circa 170.000 risparmiatori.
Nell'ultimo anno abbiamo a piu' riprese chiesto alla Consob chiarimenti tecnico-giuridici in merito a questo prodotto, ma senza avere mai alcuna risposta ufficiale. A nessuno sfugge l'utilita' di un chiarimento da parte della Consob, con il quale avrebbe potuto drasticamente modificare l'atteggiamento dell'intermediario finanziario nei confronti dei reclami della clientela. L'atteggiamento omissivo da parte della Commissione ha invece consentito all'intermediario che ha venduto questi mutui spacciandoli per piani finanziari (e prendendosi cosi' anche una condanna per pubblicita' ingannevole da parte dell'Antitrust), di sistemare la questione con dei tavoli di conciliazione che hanno prodotto risultati risibili per i consumatori.
Qualora la Consob si pronunci sui temi dai noi sollevati, l'intermediario sarebbe costretto a cambiare strada e venire realmente incontro alle legittime richieste dei risparmiatori.
Non si comprende come mai la Consob si ostini a voler non rispondere.

Il 1° Giugno 2004 abbiamo inviato l'ennesima lettera al presidente Cardia riformulando i quesiti in maniera ancora piu' semplice, richiamandoci, tecnicamente, all'art. 21 del D.Lgs 58/98 ed al regolamento Consob 11522/98. Le richieste poste alla Commissione sono state le seguenti:
In relazione all'art. 21 del D.Lgs 58/98:
1. I piani finanziari MyWay e 4 You possono ritenersi progettati nell'"interesse del cliente"?
2. I piani finanziari MyWay e 4 You possono definirsi "trasparenti"?
3. Puo' definirsi "corretto" il comportamento dell'intermediario che concede un finanziamento allo scopo di investire la parte preponderante del capitale finanziato ad un tasso fisso inferiore rispetto a quello di finanziamento?
4. La commercializzazione di circa 170.000 piani finanziari "MyWay" e "4You" puo' essere definito un comportamento riguardoso dell'"integrita' del mercato"?
5. Il gruppo Monte dei Paschi di Siena, nella progettazione dei piani finanziari MyWay e 4You ha ridotto "al minimo il rischio di conflitti di interesse" e, in situazione di conflitto di interessi, si puo' dire che abbia agito "in modo da assicurare comunque ai clienti trasparenza ed equo trattamento"?
6. In relazione alla negoziazione in contropartita diretta dell'obbligazione prevista nel contratto, la stessa e' stata venduta ai clienti ad un prezzo oscillante fra il 10% ed il 30% superiore rispetto al suo valore di mercato. Si puo' parlare, in questo caso di "best exectution"?
7. I piani MyWay, venduti attraverso promotori finanziari, non riportano nel corpo contrattuale la facolta' di cui all'art. 30, comma 6 del D.Lgs 58/98. L'omessa indicazione di questa facolta' nel corpo contrattuale puo' definirsi un comportamento "diligente"?
8. Puo' definirisi "corretto e diligente" il comportamento dell'intermediario che concede un finanziamento espressamente finalizzato all'investimento in fondi comuni d'investimento e obbligazioni ponendo, contestualmente, un pegno su tali strumenti finanziari rendendoli cosi' indisponibili per 15 o 30 anni?

Ancora una volta il presidente Cardia ha ritenuto di non rispondere.
Ribadiamo come la scelta di non rispondere produca un danno sostanziale ai risparmiatori i quali, forti di un pronunciamento della Consob potrebbero certamente far valere i propri diritti con maggiore forza.
Siamo in presenza di un caso di "risparmio tradito" il quale potrebbe essere agevolmente risolto esclusivamente grazie ad un maggiore attivismo da parte dell'Autorita' di controllo.
Perche' la Consob sceglie il silenzio? Le migliaia di risparmiatori che si sono rivolti alla nostra associazione sono, giustamente, sconcertati da questo atteggiamento della Commissione il quale, sostanzialmente avvantaggia l'intermediario a discapito degli investitori. La fiducia nei mercati finanziari e nelle stesse autorita' che dovrebbero tutelare il risparmio e' gravemente lesa.
Le chiediamo di intervenire presso la Consob al fine di sollecitare una presa di posizione pubblica sui temi sopra esposti, magari attraverso una comunicazione come le centinaia che la Commissione pubblica attraverso il proprio sito Internet per fornire chiarimenti ed interpretazioni, si' da porre fine a questa situazione che getta un'ombra sull'operato della Consob.
Per significare l'estrema urgenza di un mutamento di atteggiamento della Commissione, ho significato al Presidente prof. Lamberto Cardia che a partire dal 4 Ottobre prossimo, avviero' una iniziativa politica nonviolenta di "digiuno di dialogo" consistente nell'interrompere qualsiasi forma di alimentazione fino a quando il presidente non fornira' delle risposte ai quesiti posti ormai da circa un anno.
La situazione e' ormai critica. Migliaia di risparmiatori traditi da un prodotto finanziario che secondo tutti i giuristi che abbiamo interpellato e' certamente nullo, perche' viola le norme imperative previste dal Testo Unico della Finanza, attendono una risposta chiara dall'Autorita'' competente. Ci auguriamo che Lei voglia intervenire quanto prima per dare un segnale della presenza delle istituzioni al fianco dei risparmiatori traditi. Al fine di esporLe in maniera piu' dettagliata e documentata l'urgenza di questo intervento, saremmo lieti, se lo ritiene opportuno e utile, di incontrarLa quanto prima.

Cordiali saluti

Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio
 
 
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