testata ADUC
Parmalat: il punto della situazione dopo la proposta Bondi
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Fabrizio Nava
5 giugno 2004 0:00
 
Il 4 giugno 2004 si e' tenuto un nuovo incontro con i creditori in cui sono state presentate le modalita' con cui si intende dare corpo al piano di ristrutturazione presentato lo scorso marzo. Oltre a cio' sono stati esposti i criteri generali sulla base dei quali verra' proposto lo scambio tra debito e azioni della nuova Parmalat.
Come e' noto, il cosiddetto decreto Marzano dello scorso dicembre ha consentito di porre Parmalat S.p.A. in amministrazione straordinaria, nominando Enrico Bondi quale commissario straordinario con il compito di presentare un piano di ristrutturazione che, dopo l'approvazione da parte del Ministero delle Attivita' Produttive, potesse essere sottoposto ai creditori per l'accettazione.
Il commissario Bondi ha chiesto ed ottenuto che venissero poste in amministrazione straordinaria anche altre societa' legate al gruppo (ad oggi sono 26). Sono 16 le societa' facenti parte del gruppo Parmalat che rientrano nel piano di ristrutturazione e quindi sono interessate dalla proposta di concordato che verra' sottoposta ai creditori e agli obbligazionisti per l'accettazione.

Le societa' del gruppo Parmalat poste in amministrazione straordinaria sono le seguenti:
1. Parmalat S.p.A.
2. Parmalat Finanziaria S.p.A.
3. Eurolat S.p.A.
4. Lactis S.p.A.
5. Geslat S.r.l.
6. Parmengineering S.r.l.
7. Contal S.r.l.
8. Dairies Holding International B.V.
9. Parmalat Capital Netherlands B.V.
10. Parmalat Finance Corporation B.V.
11. Parmalat Netherlands B.V.
12. Olex S.A.
13. Parmalat Soparfi S.A.
14. PannaElena C.P.C. S.r.l.
15. Centro del Latte Centallo S.r.l.
16. Newco S.r.l.

Va chiarito che le altre societa' poste in amministrazione straordinaria (ad esempio Parmatour, Hit, Coloniale) non rientrano nel piano Bondi in quanto non fanno parte del Gruppo Parmalat.
Il piano di ristrutturazione prevede innanzitutto la costituzione di una Fondazione, i cui soli beneficiari sono i creditori del Gruppo Parmalat, con lo scopo di facilitare il raggiungimento di un accordo concorsuale. A tal fine la Fondazione costituira' una societa' (denominata Assuntore S.p.A. con capitale sociale di ¤ 120.000 interamente versati dalla Fondazione) alla quale verranno trasferite tutte le attivita' e le passivita' di tutte e 16 le societa' interessate al piano di ristrutturazione. In pratica la Assuntore S.p.A. si fa carico di dare corso a tutte le operazioni di composizione del Concordato con i creditori e di dare esecuzione al Concordato stesso, gestendo gli attivi di tutte le societa' e liquidando i creditori in base alla loro posizione e agli accordi raggiunti.
Per fare questo la Assuntore S.p.A. lancera' un aumento di capitale allo scopo di emettere nuove azioni che verranno assegnate ai creditori in misura proporzionale all'ammontare dei crediti vantati, e comunque tenendo conto della diversa posizione delle 16 societa' interessate al piano.
Una volta che questa fase si sara' conclusa (presumibilmente per la fine di quest'anno) avremo una societa', la Assuntore S.p.A., che sara' interamente posseduta dai creditori e che adottera' criteri di corporate governance in linea con gli standard internazionali e comunque in accordo con le linee guida concordate con la Consob.
I criteri in base ai quali il debito verra' convertito in azioni tengono conto della diversa posizione finanziaria netta delle 16 societa'. Per ognuna verra' individuato il rapporto tra l'ammontare degli asset attivi e l'ammontare delle passivita' che sono oggetto di ristrutturazione tramite il Concordato. Sara' in base a questo rapporto che si potra' stabilire a quante azioni avra' diritto ogni creditore. Naturalmente la valutazione delle attivita' e delle passivita' delle 16 societa' verra' effettuata impiegando criteri uguali per tutti.
L'assegnazione delle azioni verra' effettuata sulla base delle domande di ammissione al passivo depositate presso la Procura di Parma. Chi non avesse fatto domanda di ammissione al passivo potra' comunque essere ammesso alla procedura in una fase successiva. In pratica i sottoscrittori di obbligazioni dovrebbero, nella maggior parte dei casi, essere gia' stati ammessi automaticamente al passivo, anche se verranno comunque avvisati allo scopo di favorire la partecipazione al voto per quanto riguarda il concordato e la successiva distribuzione delle azioni. La procura di Parma ha reso disponibile sul suo sito ( clicca qui) una sezione dedicata all'insolvenza Parmalat dove sono elencate tutte le emissioni obbligazionarie del gruppo. L'ammissione al passivo puo' essere effettuata direttamente dal sottoscrittore (impiegando la modulistica disponibile sul sito della Procura di Parma) oppure tramite la propria banca o intermediario.
Il commissario Bondi vorrebbe ottenere l'approvazione del piano di ristrutturazione da parte del Ministero per le Attivita' Produttive entro i primi di luglio e nei giorni successivi rendere noti i termini del concambio tra obbligazioni e azioni (debt/equity swap ratios). Possiamo stimare un periodo di 4/6 mesi per raccogliere le richieste dei creditori ed arrivare al termine delle operazioni di voto connesse all'approvazione del Concordato, per cui nel primo trimestre del prossimo anno i sottoscrittori di obbligazioni potrebbero vedersi assegnare le azioni della nuova societa', che sara' quotata in Borsa e, secondo il piano industriale messo a punto con la consulenza di A.T. Kerney, dovrebbe generare ricavi per 3,8 miliardi di Euro e un EBITDA di circa 410 milioni di Euro.
Naturalmente e' prematuro ipotizzare rapporti di concambio e ancor di piu' stimare le potenzialita' di crescita della nuova societa'. Possiamo pero' dire che chi volesse liberarsi immediatamente delle azioni che gli saranno assegnate in forza del concordato lo potra' fare vendendole in borsa, ma dovra' probabilmente mettere in preventivo una notevole perdita in conto capitale. Per chi invece decidesse di tener duro, va riconosciuto che il lavoro sinora svolto da Bondi, di pulizia e di concentrazione su pochi mercati profittevoli, potra' dare risultati positivi, ma allo stesso tempo non si puo' fingere di non sapere che il settore di attivita' sul quale si concentrera' la nuova Parmalat e' tipicamente un settore dai margini piuttosto bassi
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS