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L'obiettivo della "portabilità" della posizione individuale nella previdenza integrativa
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Lettera 
1 dicembre 2004 0:00
 
Spett.le ADUC, vi ho scoperto da poco, ma vi faccio i miei complimenti per la serieta' e l'indipendenza dimostrata nel trattare gli argomenti finanziari a voi sottoposti. Se non ho capito male, leggendo le vostre risposte sull'argomento pensioni integrative, si evince che solo i fondi pensione chiusi godono del versamento del contributo aggiuntivo dell'azienda. Volevo sapere se con la Legge n. 243 del 23.08.2004 o con i decreti attuativi che seguiranno a breve, questo punto e' rimasto invariato oppure se tale contributo aziendale verra' garantito anche a quei lavoratori dipendenti che intendono affidarsi ai FPA o ai PIP/FIP. Vi ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
Silvano, da Arluno/Milano

Risposta:
uno degli obiettivi che si pone la legge delega di cui Lei fa menzione, e' proprio quello di consentire l'eliminazione degli ostacoli che impediscono la libera circolazione ed adesione dei lavoratori all'interno del panorama dei diversi prodotti di previdenza complementare: per ottenere tale risultato la principale necessita' sara' quella di riconoscere il diritto a spostare liberamente da una forma pensionistica all'altra anche il contributo versato dal datore di lavoro, che attualmente interessa solo i Fondi Chiusi o Negoziali. Di contro sara' assolutamente basilare per tutti i prodotti interessati, stabilire regole comuni, in maniera particolare per cio' che concerne la comparabilita' dei costi e la maggiore trasparenza, due voci che ad oggi, vedono i prodotti di emanazione assicurativa (i PIP), in situazione decisamente deficitaria.
 
 
 
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