Nel 2011 ho stipulato con Banca Popolare di Vicenza un mutuo a tasso variabile per acquisto prima casa al 3.02%, con polizza incendio e scoppio (obbligatoria) e una polizza assicurativa contro morte e perdita di lavoro,con somme pagate in contanti al momento del rogito per un importo di 5700 euro.
Nell'anno successivo,per tutelarmi ulteriormente ho aperto un'assicurazione cap, la quale in caso di rialzo dei tassi oltre il 3,75% mi andava a coprire la parte eccedente dato che però la somma da pagare era alta (3599 euro), decisi allora di pagarla ratealmente con un importo di circa 22,50 euro mensili.
Lo scorso mese ho fatto presso un'altra banca una surroga, avendo trovato tassi molto più vantaggiosi. La banca uscente ha avviato le pratiche per la restituzione delle somme non godete per quanto riguarda le assicurazioni incendio e scoppio e la polizza perdita
di lavoro e morte.
Il problema sorge sull' assicurazione cap,in quanto la banca mi ha spiegato che è un derivato e non un'assicurazione vera e propria, quindi ha venduto la polizza restituendomi solo 150 euro, però mi ha chiesto di saldare il restante importo di circa euro 2500 euro oppure continuare a pagarlo mensilmente come un finanziamento normale.

Risposta:
Se è polizza, il rimborso spetta per legge. Se è derivato, bisogna approfondire invece il discorso ed eventualmente, dopo il reclamo, rivolgersi all' Arbitro bancario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php