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Assicurazione per perdita d'impiego
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Lettera 
13 agosto 2011 0:00
 
Nel 2007, a me e a mio marito, ci viene accettata una richiesta di prestito di 30mila euro c/o la banca di credito sardo, ex banca intesa, e l'impiegata ci propose anche un'assicurazione aggiuntiva (generali assicurazioni) in caso di perdita di lavoro senza però spiegare che, nel caso specifico, non ne avremmo potuto usufruire entrambi, anzi, elogiava il fatto che ci avrebbero, parlava al plurale, rimborsato le rate residue.
Ora mi domando: essendo in due, ed essendo l'impiegata a conoscenza di questo PICCOLO dettaglio, perchè non ci son stati proposti due prestiti, con due polizze aggiuntive, da 15mila euro ciascuno? secondo me l'impiegata non conosceva neppure ciò che ci stava proponendo!!!!!!!
Il 31/03/2011, dopo 8 anni, ho perso il mio lavoro; convinta e felice che mi avrebbero rimborsato le rate, il 2 aprile 2011 vado in banca a chiedere la procedura per inoltrare la richiesta di rimborso per la perdita d' impiego e mi consegnano un plico, PRIMA MAI RICEVUTO, inerente la polizza assicurativa. Spedisco il necessario all' assicurazione ma dalla loro lettera di risposta scopro di non averne diritto in quanto "co-intestataria, co-obbligata" e può usufruirne solo mio marito essendo il "richiedente". L' impiegata non è stata assolutamente trasparente... o non ne era al corrente?
Ho letto il contratto ed effettivamente specifica la differenza tra richiedente e co-intestatario, ma è regolare? perchè non ci hanno proposto due prestiti con due polizze? essendo così la situazione, che ci sta a fare il co-intestatario?
Roberta, da Sinnai (CA)

Risposta:
E' un lampante caso di malaconsulenza, ma in mancanza di prove dell'accaduto (ad esempio, la prova della mancata consegna dei documenti di legge di cui il cliente ha comunque firmato per ricevuta) non vediamo come si possa contestare l'operato della banca in maniera concreta.
 
 
 
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