Gentile, se si desidera coprirsi dall'inflazione, le obbligazioni che riconoscono un rendimento ad essa legato con anche una maggiorazione sono uno strumento adatto. I titoli di Stato italiani, francesi e greci legati all'inflazione, domestica oppure UE, non presentano particolari rischi in quanto provenienti da emittenti considerati molto sicuri, seppur con diverse gradualita' di rischio. Non sussistono, quindi, particolari motivi per ritenere pericolosi i BTPi. Esistono anche delle emissioni societarie (banche in primis) legate all'inflazione, ma poche di esse sono realmente valide, mentre la stragrande maggioranza, specie di istituti italiani, sono state emesse solo per cavalcare la moda e rendono meno dei titoli di Stato: un vero assurdo, dato che lo Stato e' meno rischioso, ma purtroppo milioni di investitori hanno una visione distorta della realta' e le comprano ugualmente, facendo la fortuna delle banche.

Risposta:
Se ho ben capito, Lei chiede quale dei 2 strumenti, acquistati oggi, avranno un rendimento a scadenza piu' elevato. I due strumenti finanziari sono di natura diversa. In particolare per il Btpi non si conoscono tutti gli elementi per calcolarne il rendimento a scadenza: e' necessario, quindi, assumere un'ipotesi sull'inflazione futura. Assumiamo che l'inflazione dell'area euro rimarra' costante al 2% da qui a 4 anni (la scadenza dei Btpi e' il 15/09/2008). Ripetiamo, si tratta solo di una ipotesi e niente ci assicura che si avverera'. Avvalendoci della tabella redatta dal Prof. Beppe Scienza (clicca qui) a fine settembre i titoli reali italiani avevano, ai prezzi di allora, un rendimento lordo del 2,7%. A prezzi attuali il rendimento risultera' leggermente inferiore. Consideriamo ora Buoni Fruttiferi Postali (serie B1): sul Foglio Informativo Analitico e' possibile reperire la tabella che permette di calcolare il rendimento di un buono alle varie scadenze. (clicca qui). In particolare a noi interessa valutare un buono mantenuto per circa 4 anni. Il suo rendimento totale sara' pari al 7,6% lordo, che annualizzato in regime di capitalizzazione semplice, risulta essere pari all'1,9%. Alle condizioni attuali, e in base alle ipotesi di cui sopra, il Btpi e' preferibile al Buono Fruttifero Postale.
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Ha risposto Luca Tonel
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