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Il capitale si raddoppia in Posta?
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Lettera 
24 ottobre 2002 0:00
 
Ho fatto un investimento in Posta che si chiama "Raddoppio". Dura 10 anni ed ho garantito il capitale oltre ad un rendimento minimo, a detta dell'impiegato in Posta, come quello dei BOT, però ho la possibilità di raddoppiare il capitale se le borse vanno bene o perfino di triplicarlo se vanno molto bene. Mi hanno detto, inoltre, che non c'è nessun costo. Volevo assicurarmi che quello che mi hanno detto è tutto vero.

Risposta:
Prima di sottoscrivere un qualsiasi investimento è sempre buona regola prendersi il prospetto informativo, leggerlo con comodo e con calma a casa propria, e solo quando tutto è chiaro firmare il contratto. Le prime righe del prospetto informativo dell'investimento in questione (che è allegato a questa risposta) dice:
Il prodotto Programma Dinamico Raddoppio Premium è un contratto di assicurazione sulla vita a premio unico che ha lo scopo di restituire a scadenza un capitale indicizzato al valore di un Titolo strutturato appositamente costruito denominato Raddoppio Premium Index Linked.

Si tratta quindi di un investimento "mascherato" da contratto di assicurazione sulla vita. Vediamo i costi, i rischi ed il rendimento di questo prodotto. Prima di tutto è necessario capire il significato della parolina magica Titolo Strutturato". Con questa espressione si indica una combinazione di strumenti finanziari che, normalmente, comprende una obbligazione ed una o più opzioni. Le opzioni sono degli strumenti finanziari speculativi che si possono paragonare a delle scommesse. Facciamo un esempio. E' possibile scommettere che fra tre mesi l'indice della borsa di Milano MIB 30 abbia un valore superiore a 25.000. Se sarà superiore, ad esempio a 25.500, intascherò la differenza (eventualmente moltiplicata per un fattore stabilito nel contratto). Questa scommessa ha un prezzo sul mercato. Chi compra questa scommessa, paga un prezzo ad un'altra persona che si impegna ad onorare il contratto a scadenza. Se il prezzo, a scadenza, sarà inferiore alla soglia fissata, il prezzo pagato andrà completamente perso.

Un titolo strutturato combina una obbligazione che a scadenza garantisce il 100% del valore nominale investito più una serie di "scommesse". Le scommesse vengono pagate con i soldi derivanti dagli interessi dell'obbligazione. (Ci sono casi più complicati dove si "vendono" le scommesse ma non complichiamoci troppo la vita).

Dal prospetto informativo, a pagina 5, leggiamo come è composto il titolo strutturato nel caso in questione. Vi è una obbligazione che ha un rendimento lordo del 6,76% più una opzione che ha il valore pari a circa il 39%. Dal prospetto informativo leggiamo:

Il rischio di investimento cui si espone il Contraente in relazione all'opzione (indice di riferimento) potrebbe comportare la riduzione del valore a scadenza, attualmente pari al 39% fino a 16,05%, come riportato nell'esempio con ipotesi di rendimento esclusivamente negativo a pag. 7

Il vero costo dell'investimento è legato a questa componente. Il prezzo di questa opzione lo decide l'emittente il quale, a sua volta, può garantirsi per questa scommessa sul mercato ad un prezzo più basso lucrando sulla differenza. Sostanzialmente chi sottoscrive questo prodotto è come se acquistasse una obbligazione di una società per la cartolarizzazione di crediti (ai sensi della legge n. 130 del 30 aprile 1999) che riconosce un tasso del 6,76% loro per la durata di 10 anni. Questo è un tasso leggermente più alto del tasso attuale perché va a remunerare il maggior rischio rispetto ad un emittente più affidabile come potrebbe essere lo stato Italiano. Una parte del rendimento di questa obbligazione viene utilizzato per pagare le "scommesse" sull'andamento dell'indice (ed una parte, naturalmente, va al distributore del prodotto, in questo caso le poste). Per comprendere la convenienza o meno dell'investimento è necessario confrontare le quattro ipotesi di rendimento previste dal contratto con il rendimento del prestito obbligazionario che è alla base del titolo strutturato La seguente tabella indica, nella prima colonna quando dovrebbe fare l'indice Eurostoxx 50 nei 10 anni. La seconda colonna indica il rendimento annuo che viene dato al sottoscrittore. Infine la terza, e più significativa colonna indica quando il sottoscrittore ci guadagno o ci rimette rispetto all'obbligazione sottostante.

Andamento dell'indice nei 10 anni Rendimento annuo lordo Differenza rispetto al rendimento dell'obbligazione sottostante
Uguale o inferiore a zero 1,539% (pari a 16,5% nei 10 anni) - 5,221%
Tra 0 e 50% 4,138% (pari a 50% nei 10 anni)) - 2,622%
Tra 50% e 200% 7,178% (pari a 100% nei 10 anni) + 0,418%
Oltre 200% 11,615% + 4,855%

Escludendo i due casi estremi (cioè che l'indice azionario, nei i prossimi 10 anni, sia negativo oppure che triplichi) si può notare come il risparmiatore mediamente rinuncia al 2,62% annuo del rendimento corrispondente al rischio obbligazionario che si assume per avere, se i mercati vanno bene, un +0,41%. Quel 2% di differenza che balla, è il costo che si fa pagare chi produce e distribuisce questo prodotto.

Sul fronte dei rischi, il risparmiatore si assume prima di tutto un rischio di insolvenza dell'emittente più alto rispetto ad un normale di titolo di stato o ad un normale deposito postale (che è garantito dallo stato).
Nel prospetto informativo allegato, a pagina 4, quando elenca i rischi a cui si espone il sottoscrive, vi è scritto:

il rischio connesso all'eventualità che Programma Dinamico S.p.A. per effetto di un deterioramento della solidità patrimoniale o del valore dei titoli cartolarizzati o per l'insorgenza di nuove passività, non sia in grado di pagare l'interesse o di rimborsare il capitale (rischio di controparte); il valore del Titolo risente di tale rischio variando al modificarsi delle condizioni creditizie dell'Emittente;

Inoltre si assume un enorme rischio liquidità. Qualora il risparmiatore avesse bisogno di disinvestire andrebbe incontro ad un rendimento negativo o largamente inferiore a quello congruo per il rischio che ha assunto. Il contratto, fra l'altro, prevede che si possa rimborsare l'investimento dopo 5 anni avendo un rendimento lordo dell'%5,1. Ciò una perdita secca rispetto al valore reale dei soldi investiti.

Concludendo, questo prodotto è sicuramente "meno peggio" di molti altri in circolazione, ma anche fa sempre parte della categoria "Testa vinco io, croce perdi tu".

 
 
 
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