Buonasera,
il consulente finanziario dell'istituto bancario di cui sono cliente, con il proposito di aumentare la quota dei miei investimenti azionari (che invece sono soprattutto in titoli di stato) mi propone dei certificates.
In particolare si tratta di "Equity Protection Performance Certificates" e "Digital Standard Certificates".
Il mio obiettivo negli investimenti è perlopiù quello di mantenerne protetto il valore nel tempo.
Questi prodotti, come quasi tutti quelli proposti dalle banche, mi sembrano inutilmente complessi, probabilmente con lo scopo principale di nasconderne i costi che, verbalmente, vengono dichiarati inesistenti ma che, leggendo la documentazione (reperita on line) mi sembra di ravvisare.
Allego documento con i dati principali relativi ai prodotti offerti nel mese di maggio, il consulente mi vorrebbe sottoporre quelli di prossima emissione a giugno che, da quel che ho capito, sono sempre composti diversamente (?).
Tra l'altro, non so se è corretto definirli "azionari".
Non ho trovato sul sito ADUC articoli che trattino nello specifico questi prodotti.
Personalmente sono più attratto dal BTP Valore di prossima emissione.
Mi piacerebbe avere il vostro parere.
Grazie.
Ivan, dalla provincia di BG

Risposta:
sono strumenti diversi. Il BTP è un titolo di obbligazionario emesso dallo stato, i certificate sono degli strumenti complessi in cui il livello di rischio varia a seconda della tipologia del certificato stesso.
Ne esistono a capitale protetto al 100% , al 90%, condizionatamente protetto ecc.
Quelli a lei proposti sono a capitale protetto.
Distribuiscono delle cedole condizionate con varie modalità.
La nostra regola base è quella di investire solo in prodotti di cui si riesce a comprendere il funzionamento.
Quando si acquistano in fase di emissione vanno valutati anche i costi che sono riportati nel KID, un documento che riporta le informazioni chiave per il risparmiatore e che il consulente della banca dovrebbe sottoporre alla sua attenzione anche per spiegarle il funzionamento del certificate.
Sono certificate e sono classificati come azionari e generano redditi diversi compensabili con eventuali minusvalenze.
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Ha risposto Roberto Cappiello