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Cosa fare con una vecchia polizza che garantisce il 4% annuo
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Lettera 
14 novembre 2004 0:00
 
Sono sottoscrittore da piu' di una decina d'anni di una polizza di assicurazione di IntesaVita denominata "In Tempo". Dal prospetto delle condizioni di polizza viene garantito un tasso minimo di rivalutazione del 4% e ho sentito nella trasmissione di Rai Tre Report che alcune compagnie cercano di far recedere il cliente da questi tipi di contratti. I miei versamenti corrispondono a 1200 euro annui di cui circa il 10% viene trattenuto dalla societa' tra spese e caricamenti. Tenendo conto del risparmio fiscale e della mia eta' (50 anni) sono a chiedervi se a vostro parere e' conveniente continuare a versare i premi o se si potrebbe optare per qualche altro prodotto, vi chiedo anche qual'e' l'importo massimo detraibile per questi tipi di polizze (a me hanno detto solo sino a 1291 ¤ ma mi sembra poco). Vorrei inoltre capire se questo tipo di assicurazione e' compatibile con il futuro versamento del TFR, cioe' se sarebbe possibile eseguire i versamenti del TFR su questo prodotto. Ringraziandovi porgo cordiali saluti.
Arturo, da Gallarate

Risposta:
Non indica la scadenza della polizza, comunque nella stragrande maggioranza dei casi conviene non versare piu' danaro ed attendere la scadenza originaria. Come giustamente evidenziato da Report, queste polizze costano troppo alle compagnie, che devono garantire dei minimi di rendimento diventati onerosi per via del crollo dei tassi di interesse avvenuto nel tempo. Nel caso in cui proponessero di cambiare con un'altra polizza, conviene evitare di farlo. I premi versati in simili polizze sono detraibili nella dichiarazione dei redditi fino ad un massimo del 19% del premio (premio massimo 1291). Il TFR, infine, non si puo' trasferire nelle polizze vecchie ma solo in fondi pensione aperti/chiusi o FIP, in genere molto meno convenienti dei fondi clicca qui
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Ha risposto Giuseppe D'Orta.
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