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Fineco: calcolo capital gain su Forex
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Lettera 
10 agosto 2011 0:00
 
Buondì, da quasi un anno ormai sto chiedendo che Fineco Bank applichi il DLGS 141/2010 per il calcolo del capital gain ottenuto sul Forex. Questa è una controversia storica che peraltro hanno tutti i clienti Fineco; i blog specializzati sono pieni di gente allibita e infastidita da questa loro presa di posizione rigida e - a detta di tutti - errata.
Il Dlgs sancisce che a partire dal 19/09/2010 i contratti di acquisto e vendita di valuta sono considerati uno strumento finanziario. Di conseguenza, al pari degli altri strumenti finanziari la compravendita sul forex genera capital gain (redditi diversi) inteso come la sommatoria delle plus e minusvalenze generate nell'anno solare. Pertanto le minusvalenze sono compensabili con le plusvalenze di pari natura (altri redditi diversi generati da azioni, ETF, ecc) ed utilizzabili entro i 4 anni successivi.
Fineco, al contrario, a partire dal 02/08/2010 ha adottato un diverso modo per calcolare le plusvalenze sul Forex, seguendo il parere 67/E dell'Agenzia delle Entrate che verteva su altro argomento (eventuale tassazione degli swap). Parere peraltro precedente al DLGS 141/2010, e quindi da esso ampiamente superato sia per specificità dell'argomento (il Dgls fa esatto riferimento ai contratti di compravendita di valute) che per "peso legale" (una legge contro un parere di un organo che non ha titolo per legiferare in materia).
Chiedo quindi che Fineco ricalcoli le plus/minusvalenze secondo il disposto di legge, riaccrediti quanto indebitamente prelevato e ricalcoli lo zainetto fiscale. Ovviamente chiedo che adotti in futuro tale meccanismo di calcolo del capital gain.
Alfredo, da Genova

Risposta:
Quel parere delle Entrate riguarda la metodologia "rolling spot", ossia quei depositi che vedono comunque chiudere la posizione la sera tardi per riaprirla immediatamente al mattino presto: http://investire.aduc.it/lettera/tassazione+forex_226534.php
Una soluzione praticabile è presentare un interpello all'Agenzia delle Entrate chiedendo un parere sul caso specifico. Un parere favorevole costringerebbe Fineco ad adeguarsi.
Altrimenti, l'unica soluzione è cercare un intermediario che applichi la tassazione nella maniera desiderata.
 
 
 
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