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imposta di bollo su c/c
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Lettera 
19 febbraio 2013 0:00
 
Ho ricevuto l’estratto conto di fine anno di euro 34.20, dove risulta il pagamento dell’imposta di bollo per superamento giacenza media nei periodi rendicontati 31.03.2012-30.06.2012 e 30.09.2012-31.12.2012. Desidero sapere se l’imposta di bollo prelevata è giusta e visto che l’estratto conto che ricevo è trimestrale, l’imposta di bollo non dovrebbe essere prelevata ogni trimestre che supero la giacenza di euro 5000. Nell’eventualità ho ragione, come dovrei comportarmi, visto che la banca mi ha risposto tramite email che l’importo pari a 34,20 euro, contabilizzato sul conto corrente è riferito all’imposta dovuta calcolando il saldo medio per i trimestri I II III e IV, precisiamo che la Banca opera esclusivamente in veste di sostituto d’imposta per conto dell’Erario e non trattandosi di commissioni bancarie, la suddetta imposta è addebitata indipendentemente dalla tipologia di conto corrente sottoscritto.. Sperando in un Vostro riscontro porgo cordiali saluti.
Guspini, da Cisternino (BR)

Risposta:
il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato, con decreto Mef del 24 maggio scorso, pubblicato nella G.U. n. 127 del 1° giugno, le regole attuative sulle modalità di applicazione dell’imposta di bollo sui conti correnti e libretti di risparmio. Il decreto attuativo della cosiddetta mini-patrimoniale introdotta dal decreto Salva-Italia (0,1% nel 2012 e 0,15% dal 2013), ha fornito alcuni chiarimenti, anche se resta qualche dubbio interpretativo. In primo luogo prevede che la patrimoniale non debba essere applicata sui conti correnti in rosso, inoltre chiarisce che la soglia dei 5.000 euro, sotto la quale nulla è dovuto, dovrà essere calcolata su tutti i rapporti complessivi che intercorrono con la stessa banca, con le Poste o con la Cassa Depositi e Prestiti. Sempre in merito al bollo applicato su conti correnti e libretti di risparmio, il decreto ribadisce che questo è pari a 34,2 euro per tutti i rapporti aperti e intestati alla stessa persona fisica, mentre in caso di conti o libretti di risparmio intestati a imprese e professionisti l’imposta di bollo sale a 100 euro. Per quanto riguarda il “valore medio di giacenza” dei conti correnti e dei libretti di risparmio che non superano i 5000 euro, non dice come deve essere calcolato. Nel caso dei dossier titoli invece, il Mef precisa che la mini-patrimoniale non va calcolata su dati medi, bensì sul valore puntuale dei prodotti finanziari rilevato al termine del rendiconto, prendendo a riferimento come valore corrente di mercato, quello indicato dall'intermediario nella comunicazione trasmessa al cliente. Nel caso di rendiconti periodici, l'imposta è sempre determinata sul valore di fine periodo, ma va rapportata alla sua durata, di conseguenza l'importo minimo di 34,2 euro e quello massimo di 1200,00 euro (solo per il 2012) devono essere ragguagliati al periodo e sono applicati in base all'ammontare complessivo dei prodotti finanziari che il cliente detiene presso il medesimo gestore. In merito a questi ultimi due punti, va detto che il Mef ha ripreso l'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate in tema di imposta di bollo contenuta nella circolare n. 40/E del 2011, lasciando in questo modo aperta la possibilità di operazioni elusive nel caso di più rapporti intestati al medesimo soggetto, ma con diversa cadenza di rendicontazione. Infine per le polizze e per i prodotti finanziari materializzati non inseriti in un rapporto di custodia (come ad esempio i certificati di deposito), il bollo di ciascun anno è pure dovuto all'atto del rimborso o riscatto. L'imposta non si applica, invece, nemmeno nella misura minima prevista, se il rapporto non è movimentato e non ha valori in giacenza ne all'inizio ne al termine del periodo.
Se lei ha dei dubbi deve chiedere per iscritto un chiarimento alla banca. In questo modo le verrà fornita l'interpretazione che la banca ha fatto della normativa e su quella base potrà valutare se contestarla o meno.
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Ha risposto Roberto Cappiello: http://investire.aduc.it/info/cappiello.php
 
 
 
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