testata ADUC
Ingiunzione di pagamento
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
29 luglio 2023 0:00
 
Ho ricevuto un'ingiunzione di pagamento dalla BCC, io ed un altra persona abbiamo fatto da garante ad un "amico" per dei lavori che ha dovuto sostenere per aprire un attività.
A distanza di due anni questa attività è andata male e la banca ci ha chiesto di rientrare della somma di 30.000€. So che l'altro garante ha formulato l'intenzione di pagare la sua parte di 15.000 a rate, so anche che la BCC ha fatto l'ingiunzione anche a lei ma non ha iscritto nessuna ipoteca. Invece a me oltre all'ingiunzione hanno messo l'ipoteca sulla prima e sulla seconda casa di ben oltre i 15.000€ (mi pare 44.000€). Ora l'ingiunzione è di novembre 2020: siamo a luglio 2023 e nonostante io tramite un legale ho cercato più volte di prendere degli accordi per appunto rientrare della somma che devi dare non ho
mai risposte dalla banca addirittura mi sono sentito minacciato dagli avvocati dello studio legale in sede della BCC dicendomi di non tirare troppo la corda mi avrebbero rovinato. Il mio legale dice che non ha mai visto una cosa del genere che una banca si nega ad una trattativa a distanza di quasi tre anni non si riesce a risolvere questa situazione. Io purtroppo mi ci sono ritrovato e se devo dirla tutta, ingenuamente ho firmato una fidejussione a mia insaputa fidandomiv ciecamente del mio amico pensando di fargli un favore ma non sapendo di essermi messo in questa situazione. Ho sbagliato e me ne pento ora vorrei provare a trattare con la banca tramite il legale ma a quanto mi dice lui è impossibile non solo trattare ma anche avere delle risposte, non vorrei fare passare ancora tempo vorrei chiudere questa storia perché nella mia vita non ho mai avuto problemi con il fisco tantomeno con le banche ma questa situazione è insopportabile non
dormo più nemmeno di notte, vi ringrazio
Massimo, da Milano

Risposta:
purtroppo per fare un accordo è necessario il consenso di entrambe le parti. La banca ha diritto a pretendere subito l'intero e non ha alcun obbligo di concordare un piano di rientro. Generalmente tendono a trattare pur di riscuotere, ma ci pare che nel suo caso abbiano chiuso la porta.
L'unica cosa che potrebbe provare a fare è un ricorso all'ABF
Si tratterebbe ovviamente di un tentativo, ma è possibile che nell'ambito del procedimento di ricorso, prima che l'ABF le dia torto, la banca si ravveda e offra una soluzione più favorevole. Legalemente, però, lei non ha diritto ad un piano di rientro... ci spiace.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS