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Iscrizione CAI
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Lettera 
13 agosto 2011 0:00
 
Salve,In data 05/07/2010 ho emesso un assegno sul C/C di Poste Italiane di € 1842.75 purtroppo non coperto,con addebito di 15 € da parte di Poste, in data 14/07/2010 dopo aver ripristinato il conto ho emesso un secondo assegno dello stesso importo questa volta pagato regolarmente al mio creditore che mi ha rilasciato quietanza.Questo fatto mi ha fatto scattare l'iscrizione al CAI,purtroppo non essendo stato avvertito il 30-11-2010 ho emesso un altro assegno di € 2160,09 che non è stato pagato e mi sono state addebitate 15 € di spese..Nel frattempo il 28-10-2010 dalla prefettura mi è arrivata la contestazione del 1° assegno in violazione art.2 legge 386/1990 a cui ho risposto con la dichiarazione del creditore che il debito era stato estinto. In data 05-02-2011 arriva la seconda contestazione della prefettura per la violazione dell'art.1 legge 386/1990 per aver emesso assegno senza autorizzazione a trattarlo.
Anche in questo caso ho presentato alla Prefettura la quietanza del creditore,ma mi hanno detto che questo non serve in quanto si tratta di violazione diversa dalla precedente.Avrei bisogno di un V/s parere su come procedere per risolvere questo problema e a quali rischi vado incontro.
Pier Paolo, da Livorno

Risposta:
Avrebbe dovuto ricevere l'apposito avviso, infatti. Ciò che è poi accaduto è purtroppo legittimo ma può certamente lamentarsi con le Poste per il mancato avviso che ha portato all'emissione del secondo assegno, che certamente non avrebbe emesso. Può presentare prima reclamo e poi, in caso di risposta negativa o (molto facile con le Poste) assente dopo 30 giorni rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario per chiedere il risarcimento dei danni: http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php
 
 
 
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