Spett. le ADUC, mi sono gia' rivolta a voi una volta per la faccenda Parmalat e sto seguendo con attenzione gli sviluppi. Adesso, pero', la questione e' di altro tipo ed ho pensato di scrivervi perche', a mio giudizio, la cosa potrebbe riguardare molte persone ed essere, quindi di interesse generale. Nel Febbraio del 2000, su consiglio della mia banca, ho sottoscritto (ahime'...) una Gestione Patrimoniale in Fondi con profilo molto "aggressivo" (tra l'altro l'importo corrispondeva ad oltre il 50% delle mie disponibilita'). Al di la' dell'adeguatezza dell'operazione, che non mi sento di contestare, sono rimasta molto sorpresa dalla certificazione che la banca mi ha inviato in relazione alle minusvalenze realizzate. Nel Gennaio 2003, infatti, ho chiesto il rimborso della gestione stessa, mantenendo nel mio deposito solo i Fondi che la componevano (tutti appartenenti alla stessa banca... ovviamente...). La perdita e' stata molto consistente, ben oltre i 150.000 ¤uro, ma la certificazione ne riporta solo 6.000 scarsi. Com'e' possibile? E tutto il resto? E' andato definivamente perduto anche dal punto di vista fiscale? C'entra qualcosa il "regime di risparmio gestito" come, in modo molto farraginoso, mi hanno detto in Banca? Posso sperare ancora di recuperare qualcosa dal punto di vista fiscale? Vi ringrazio per quello che fate e vi saluto cordialmente.

Risposta:
naturalmente bisognerebbe capire con attenzione cosa ha sottoscritto. In linea di massima possiamo dirle che i fondi comuni d'investimento inglobano il credito d'imposta nel valore della quota e quindi, disinvestendo, si monetizza questo valore. In pratica e' come se il fondo avesse perso di piu', ma si ottiene una cifra superiore per il recupero del credito d'imposta. Questo vale per i fondi comuni di diritto italiano. In pratica, bisogna capire che tipo di investimenti sono stati fatti all'interno della gestione. Dubitiamo fortemente che vi siano stati errori nei calcoli ne' che abbia perso parte del suo credito d'imposta.