testata ADUC
Prescrizione dei libretti postali
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
1 novembre 2004 0:00
 
Con sorpresa andando a scartabellare nei cassetti della camera della propria mamma (deceduta da oltre 10 anni) a Laste di Roccapietore BL (dove va trovare il padre assiduamente di anni 86) sotto un cassetto nascosto ha trovato un libretto postale con il nominativo di mia moglie con risparmi relativi dal suo giorno di nascita anno 1953 con relativi versamenti per un importo totale di lire 8000 ed relativi interessi corrispondenti dal 1953 al 1958 pari a lire 357 per un totale di lire 8357. Si e' rivolta immediatamente all'ufficio postale del paese per aggiornare gli interessi dopodiche' lo avrebbe estinto. Ebbene ha avuto l'amara sorpresa di sentirsi rispondere che il libretto e' andato in prescrizione in quanto non e' stato movimentato per 30 anni. In qualita' di marito mi sono rivolto dal direttore per avere maggiori chiarimenti in merito e ha confermato quanto gia' aveva detto a mia moglie. Ho fatto notare la mia perplessita' in quanto mi giunge nuovo che i soldi vadano in prescrizione. Nel libretto Postale dove ci sono scritte le varie regole non fa nessun riferimento a scadenze pertanto non vedo come possa il libretto essere andato in prescrizione. Non trova che il cliente debba esserne a conoscenza? inoltre se cio fosse vero avrei trovato doveroso che la direzione avesse informato l'interessato tramite una lettera, mi e' stato risposto che non sono tenuti farlo. Tengo a precisare che nel paese dove mia moglie e' nata si conoscono tutti e il direttore avrebbe potuto sicuramente informare il papa' anche verbalmente. Faccio notare che lire 8357 corrispondenti euro 4, 32 attualmente sono poco piu' di un pacchetto di sigarette, ma lire 1000 nel 1953 erano tanti soldi, mi ricordo che mio padre mi dava lire 50 per andare dal barbiere a tagliarmi i capelli e mi lasciava il resto come mancietta. Chiedo come posso fare per aver soddisfazione perche' la rabbia di mia moglie e sapere che sua mamma avra' sicuramente fatto degli enormi sacrifici per poter lasciare qualcosa alla figlia mentre ha fatto solo beneficenza alle Poste Italiane e l'amaro in bocca. Nella speranza di una Vostra gradita risposta. Colgo l'occasione per porgere i miei cordiali saluti.
Giorgio, da Venezia

Risposta:
Le informazioni rilasciate dall'ufficio postale sono corrette. Le norme sulla prescrizione hanno valore di legge, in quanto il debitore e' la Cassa Depositi e Prestiti, ente pubblico (oggi S.p.A.) e tutte le norme
riguardanti i libretti ed i Buoni Postali sono effettuate tramite Decreti Ministeriali cui, come ovvio, non e' possibile opporre la non conoscenza delle disposizioni contenute. Si tratta di situazioni spiacevoli soprattutto dal punto di vista personale, come giustamente descrive. Se lo desidera, puo' scrivere alle Poste: "Poste Italiane S.p.A. - Divisione BancoPosta - Direzione Normativa - Servizio Reclami - Viale Europa n. 175 - 00144 Roma" - n° fax 06/59580160. Al reclamo deve essere inviata risposta scritta entro novanta giorni dal ricevimento, ma ripeto che la normativa prevede la prescrizione. Piu' che altro, occorrerebbe una modifica alla normativa, ma cio' spetterebbe al Ministero dell'Economia e non alle Poste.
-----------------------------------------
Ha risposto Giuseppe D'Orta.
clicca qui
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS