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Previdenza integrativa senza fondo pensione
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Lettera 
13 agosto 2011 0:00
 
Sono un ricercatore universitario a tempo indeterminato che ha preso servizio nel 2008.
Attualmente investo i risparmi (sopravvissuti ai tagli ministeriali) in un portafoglio costruito seguendo i consigli del sito, che include prevalentemente titoli di stato (indicizzati e non) e una limitata componente di ETF azionari.
Al momento ritengo adeguata rispetto ai bisogni futuri la quota di reddito investita in risparmio e mi sembra di avere scelto strumenti efficienti.
Non ho per ora aderito ad alcun fondo pensione: per i docenti universitari non esiste al momento un fondo di categoria anche se pare che qualcosa si stia muovendo e si vocifera di una possibilità di adesione al fondo Sirio.
A prescindere dall'esito della vicenda mi sto interrogando sulla bontà delle mie scelte, alla luce del fatto che sto di fatto rinunciando ai benefici fiscali garantiti dai fondi pensione (deduzione fino a 5164.57 euro).
Ritenete opportuno dirottare almeno parte dei miei investimenti in questa direzione?
Luca, da Busto Arsizio (VA)

Risposta:
La valutazione deve essere personalizzata e necessità di numerosi dati sul lavoratore e la sua situazione previdenziale, comunque il fatto di non aver scelto un fondo pensione -cosa che del resto è sempre possibile fare in futuro- non è per forza di cose negativo in quanto, se è vero che si rinuncia ai benefici fiscali, si dispone di una maggiore flessibilità nelle proprie scelte.
 
 
 
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