Potete dirmi qualcosa sui rimborsi per le obbligazioni Lehman Brothers?
Boh, da Roma

Risposta:
Il futuro dei creditori del gruppo Lehman Brothers, obbligazionisti in primis, appare finalmente delineato. Non si tratta certo di belle notizie, che del resto non erano attese, ma comunque di dati migliorativi rispetto alle stime che circolavano. Alvarez & Marsal, amministratori del gruppo, hanno presentato il 1 luglio il loro piano di riparto avallato, non dopo mille resistenze, dal fondo hedge Paulson e da Goldman Sachs, che avevano in precedenza redatto ciascuno un proprio specifico piano.
Ma tra i soggetti che approvano il piano vi sono anche Barclays, Bnp Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank, Morgan Stanley, Société Générale, Royal Bank of Scotland, Elliott Management Corporation, Goldentree asset management, Knigthead capital management, Oak Tree capital management. Per un totale di 100 miliardi di dollari vantati sui 362 complessivi di debito del gruppo. Il piano prevede che la Lehman Brothers Treasury, controllata olandese del gruppo, eroghi il 27% contro il precedente 25%, grazie al fatto che sono considerati debito senior e non subordinato. Notizia valida per gli investitori italiani, che sono quasi sempre in possesso di titoli emessi da questa società. Ai bond emessi negli USA andrà invece il 21,1%.
Anche gli istituzionali che posseggono derivati finiscono per incassare di più, da qui l'approvazione del piano anche da parte di Goldman Sachs, che assieme agli altri riceverà il 55,7% delle commercial paper (cambiali finanziarie) ed il 27,9% per i contratti stipulati con Lehman Brothers Special Financing.
Il Giudice Delegato del Tribunale si esprimerà sul piano il 30 agosto, a questo punto sicuramente in maniera positiva. Il 4 novembre sarà la volta dei creditori, che dovranno ammetterlo a maggioranza. Anche in questo caso un passaggio non difficoltoso, visti gli ampi accordi sottoscritti. A quel punto, una prima parte di pagamenti potrà avvenire nei primi tre mesi del prossimo anno, mentre il resto avverrà nei due anni successivi.