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Ripicca della banca su finanziamento
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Lettera 
28 luglio 2011 0:00
 
Salve,
nell'anno 2000 venne acceso un mutuo presso una banca dai miei suoceri, mutuo che dopo varie controversie con l'istituto di credito venne trasferito ad altra banca nel 2009; tuttavia la mia compagna conserva dal 2008 un finanziamento con c/c presso la Banca in questione, dove veniva accreditata la busta paga, bollette e regolarmente veniva versato una quota al fine di ridurre tale finanziamento (preciso che su tale finanziamento c'è la firma di garanzia dei miei suoceri).
In data 20/05/2010 venne comunicato telefonicamente alla mia compagna che tale finanziamento sarebbe stato rinnovato ma il 01/06/2010 ricontatta telefonicamente gli venne comunicato che il finanziamento non sarebbe stato rinnovato dando come motivazione che dal momento in cui i suoi genitori hanno trasferito il loro mutuo da altra parte, per loro il rapporto era terminato e quindi esigono l'ammontare del debito restante circa euro 10.000,00 versati entro la data 30/06/2010 in contanti.
Andati in banca per chiedere motivazioni hanno esplicitamente detto che tale cosa veniva fatta esclusivamente per una questione personale loro nei confronti dei miei suoceri e che l'unica colpa della mia ragazza è di essere la loro figlia.
Ora io chiedo se tale comportamento sia legittimo.
E' possibile far pervenire un esposto contro il direttore della Banca in questione? Si possono chiedere danni per una cosa del genere.
Non sappiamo come muoverci e cosa chiedere anche perchè se chiediamo copia dei contratti firmati e regole sul finanziamento in oggetto otteniamo solo un foglio alla volta e mancano sempre dei documenti in quanto il loro scopo è perdere tempo, arrivare alla scadenza del finanziamento non permettendoci di saldare il debito e fare rivalsa sui miei suoceri che sono i garanti.
Ivan, da Misano Adriatico (RN)

Risposta:
Si tratta di una ripicca, come anche confermato dalla stessa banca. Non vi è nulla da fare, purtroppo, se non cambiare istituto. La banca deve invece consegnare copia integrale della documentazione richiesta entro 90 giorni, come previsto dal Testo Unico Bancario. Su questo aspetto è possibile rivalersi, ad esempio ottenendo un decreto ingiuntivo con spese a carico dell'istituto.
 
 
 
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