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Sospensione delle società di intermediazioni in cambi
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Lettera 
11 agosto 2011 0:00
 
L'anno scorso prima della crisi,mediante il mio promotore finanziario ho diversificato ulteriormente il portafogli mettendo una parte dei risparmi con la Società Montecristo Forex. Teoricamente doveva essere un investimento a rischio quasi zero, in quanto visto il momento l'obbiettivo era mantenere il capitale.
Prima di Natale 2009 crolla la sterlina nella quale la società aveva praticamente investito tutto, senza diversificare tra le varie valute. A questo punto uno dei dirigenti mette la faccia e offre la sua disponibilità ad incontrare i clienti, colloquio nel quale mi rassicura dicendo che poco a poco verremo rimborsati coi dividendi che la società riusciva a fare in altri campi. Qualche mese dopo un decreto Tremonti obbliga questo tipo di società ed avere un capitale sociale di 500mila euro minimi per poi prima impedire alle società di gestire i capitali(che quindi rimangono fermi per mesi) e poi con l'emendamento del 13/08/2010 impedire definitivamente a queste società di esistere in quanto riserva l'esercizio delle attività di intermediazione in cambi solo a banche, SIM ed SGR.
È possibile che nessuno si prenda la responsabilità di quello che è successo?
Sara, da Venezia

Risposta:
L'unica via concreta per essere risarciti è quella che vede la mandante responsabile per l'operato del proprio promotore finanziario pure nei casi, come il suo, in cui le vendite sono avvenute collocando prodotti diversi dagli investimenti che la mandante propone. Ci sono numerosi precedenti in giurisprudenza. Il rischio zero non esiste, men che mai sul mercato dei cambi, solo per dirne una.
 
 
 
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