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Tasso fisso o variabile per il mutuo? Una scelta non facile
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Lettera 
26 ottobre 2004 0:00
 
Sono una signora di 38 anni sposata con 2 figli e mi sto per accordare con la banca per stipulare un mutuo per la costruzione della mia prima casa. Mi consigliano di stare sul tasso variabile, ma visto gli anni passati. Dove i tassi erano molto alti e visto che il mutuo di circa 80000 euro e' per circa 10 o 15 anni, ho paura che i tassi nei prossimi anni salgano ai livelli degli anni scorsi. Lo so che non si puo' prevedere il futuro, ma vorrei un consiglio da voi. Grazie per la vostra eventuale risposta.
Paola

Risposta:
La domanda che ci sottopone e' del tutto fuori tema. Puo' leggere lo scopo del servizio di risposte a domande di Aduc-Investire Informati qui: clicca qui. Ad ogni modo, cercheremo di darle una risposta ugualmente. Il consiglio che Lei richiede non e' cosi' immediato, e spesso la soluzione dipende da fattori personali. E' infatti evidente che non si puo' con certezza prevedere l'andamento dei tassi in futuro, anche se un buon riferimento, che comunque non deve essere preso come verita' assoluta, ci viene da quelle che sono le previsioni di mercato. E queste ultime indiscutibilmente, lasciano prevedere uno scenario dei tassi dell'area Euro in ripresa nei prossimi anni, anche se non particolarmente pronunciato, visto la maggiore lentezza della ripresa che ci riguarda. Per fare una scelta consapevole tenga conto dei seguenti aspetti:
1) La differenza media tra un tasso variabile ed uno fisso per la durata 10/15 anni e' attualmente dell'1,90/2,25%.
2) Esiste la possibilita' di stipulare un mutuo a tasso variabileprevedendo un tetto massimo di risalita dello stesso (opzione "cap), ma e' evidente che come tutte le opzioni anche questa ha un costo, che varia in funzione dell'Istituto di credito.
3) Se le Sue disponibilita' consentissero di non preoccuparsi troppo della futura estinzione anticipata in quanto la Sua scelta e' stata motivata da ragioni fiscali o comunque non di mancanza di liquidita', puo' prendere in esame di effettuare una scelta sul variabile, tenendo piu' bassa possibile la quantificazione della penale per l'estinzione anticipata (max. 1%), in modo da poter sfruttare da subito lo spread tra variabile e fisso e decidere, quando in un futuro si presentassero le situazioni di mercato non piu' favorevoli, di estinguere anticipatamente.
4) L'aspetto fondamentale della scelta dovra' in ogni caso essere lo "spread" che la Banca intende praticarLe rispetto ai tassi di mercato (rispettivamente Euribor 3 o 6 mesi ed Eurirs per la scadenza prevista). Uno spread minore od uguale all'1,20% lo definirei buono. Sopra e' bene iniziare a discutere.
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Ha risposto Paolo Venturini
 
 
 
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