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Come si calcola il valore dei buoni postali indicizzati all'inflazione
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Articolo di Nicola Zanella
29 aprile 2009 0:00
 
In questo articolo spiegherò come si calcola il valore dei Buoni fruttiferi postali e può essere considerato una prosecuzione dell’articolo I Buoni postali indicizzati all’inflazione pubblicato il 29 gennaio 2009. 
Per calcolare il valore di questi buoni postali è necessario scaricare dal sito delle Poste il foglio informativo relativo all’emissione di cui si vuole calcolare il valore del Buono. Il link alla pagina delle poste in cui si possono trovare i fogli informativi di tutte le serie è il seguente: clicca qui
A pagina 4 di ogni foglio informativo vi sono le tabella A, B e C utili al calcolo del valore del Buono.
Dato che questi buoni sono agganciati all’indice FOI, ossia l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati , sono necessari i valori di questo indice calcolati dall’ISTAT, che si possono trovare nella seguente pagina del sito internet dell’ISTAT: clicca qui
Non sono necessari altri input, solo una calcolatrice per poter svolgere i calcoli. Facciamo qualche esempio:
EMISSIONE DI FEBBRAIO 2006: SERIE I 1.
Calcoliamo il valore del Buono a gennaio 2009.
 
Come recita il foglio informativo, il capitale sottoscritto rivalutato è pari al valore nominale per il coefficiente di indicizzazione relativo al bimestre considerato, applicando questa formula:
 
Coefficiente di indicizzazione = max (1 ; valore dell’indice FOI relativo al terzo mese antecedente il compimento dell’i-esimo bimestre dalla data di sottoscrizione dei Buoni chiamato “valore bimestrale dell’indice FOI” / valore dell’indice FOI relativo al terzo mese antecedente quello in cui cade la data di sottoscrizione dei Buoni chiamato “valore base dell’indice FOI”)
 
Se il rapporto tra il valore bimestrale dell’indice FOI e il valore base dell’indice FOI è minore di 1, il coefficiente di indicizzazione è pari a 1.
 
1° FASE
Per prima cosa si deve trovare il valore base dell’indice FOI: si calcola febbraio 2006 (2/2006) – 3 mesi, dato il ritardo nell’indicizzazione = 11/2005, ossia novembre 2005.
Quindi il valore base dell’indice FOI deve essere quello di novembre 2005. Nella pagina dell’ISTAT segnalata si trova che è pari a 126,1.
Altrimenti tale valore si trova in alto nella tabella C a pagina 4 del foglio informativo.
Per calcolare il valore bimestrale dell’indice FOI, si devono suddividere i mesi successivi al novembre 2005 in bimestri, ad esempio: novembre-dicembre 2005, gennaio-febbraio 2006, marzo-aprile 2006,…. settembre-ottobre 2008, ….
Dato il ritardo di 3 mesi nell’indicizzazione, a gennaio 2009 (1/2009) si deve sottrarre 3 mesi = 10/2008, cioè ottobre 2008.
Tale valore viene rilevato dall’ISTAT, ma non viene usato per calcolare il coefficiente di indicizzazione, dato che rientra nel bimestre “settembre-ottobre 2008”, come abbiamo visto prima, per cui il valore FOI che si riferisce a questo bimestre è quello di settembre 2008, che dalla pagina dell’ISTAT indicata è pari a 135,2.
Per cui il coefficiente di indicizzazione è pari a : max (1 ; 135,2/126,1). Dato che il coefficiente di indicizzazione è maggiore di 1, allora il suo valore si tiene ed è pari a 1,07216495.
 
2° FASE
Ora nella tabella B di pagina 4 del foglio informativo si deve trovare il coefficiente lordo che va moltiplicato per il coefficiente di indicizzazione. Dato che dalla data di sottoscrizione (febbraio 2006) alla data oggetto di valutazione (gennaio 2009) sono passati 2 anni e 12 mesi, calcolando anche il mese di febbraio 2006, allora si deve usare il coefficiente lordo della riga “2 anni e 10 mesi”, visto che questo si riferisce ai mesi 11 e 12 dell’anno.
Questo è pari a: 1,00283600. Quindi il coefficiente complessivo lordo è dato dal prodotto tra il coefficiente di indicizzazione e il coefficiente lordo: 1,07216495 * 1,00283600 = 1,07520561.
 
3° FASE
Dato che gli interessi e la rivalutazione del capitale sono tassati secondo l’aliquota fiscale (AF) del 12,5%, si deve calcolare il coefficiente complessivo netto (CN) dal coefficiente complessivo lordo (CL) che si è precedentemente calcolato.
La formula è la seguente: 
CN = (CL – 1) * (1 – AF) + 1
Per cui, CN = (1,07520561 – 1) * (1 – 0,125) + 1
Il coefficiente complessivo netto è pari a: 1,06580491.
Quindi un investimento in Buoni indicizzati all’inflazione effettuato a febbraio 2006, a gennaio 2009 è pari a 1.000 * 1,06580491 = 1.065,81, dovendo pagare 9,40 euro di ritenuta fiscale.
 
EMISSIONE DI FEBBRAIO 2006: SERIE I 1.
Calcoliamo il valore del Buono ad aprile 2009.
 
Come recita il foglio informativo, il capitale sottoscritto rivalutato è pari al valore nominale per il coefficiente di indicizzazione relativo al bimestre considerato, applicando questa formula:
 
Coefficiente di indicizzazione = max (1 ; valore dell’indice FOI relativo al terzo mese antecedente il compimento dell’i-esimo bimestre dalla data di sottoscrizione dei Buoni chiamato “valore bimestrale dell’indice FOI” / valore dell’indice FOI relativo al terzo mese antecedente quello in cui cade la data di sottoscrizione dei Buoni chiamato “valore base dell’indice FOI”)
 
Se il rapporto tra il valore bimestrale dell’indice FOI e il valore base dell’indice FOI è minore di 1, il coefficiente di indicizzazione è pari a 1.
 
1° FASE
Per prima cosa si deve trovare il valore base dell’indice FOI: si calcola febbraio 2006 (2/2006) – 3 mesi, dato il ritardo nell’indicizzazione = 11/2005, ossia novembre 2005.
Quindi il valore base dell’indice FOI deve essere quello di novembre 2005. Nella pagina dell’ISTAT segnalata si trova che è stato pari a 126,1.
Altrimenti tale valore si trova in alto nella tabella C a pagina 4 del foglio informativo.
Per calcolare il valore bimestrale dell’indice FOI, si devono suddividere i mesi successivi al novembre 1005 in bimestri, ad esempio: novembre-dicembre 2005, gennaio-febbraio 2006, marzo-aprile 2006,…. gennaio-febbraio 2009, ….
Dato il ritardo di 3 mesi nell’indicizzazione, ad aprile 2009 (4/2009) si deve sottrarre 3 mesi = 1/2009, cioè gennaio 2009.
Tale valore viene rilevato dall’ISTAT, e viene usato per calcolare il coefficiente di indicizzazione, dato che rientra nel bimestre “gennaio-febbraio 2009”, come abbiamo visto prima, per cui il valore FOI che si riferisce a questo bimestre è quello di gennaio 2009, che dalla pagina dell’ISTAT indicata è pari a 134,2.
Per cui il coefficiente di indicizzazione è pari a : max (1 ; 134,2/126,1). Dato che il coefficiente di indicizzazione è maggiore di 1, allora il suo valore si tiene ed è pari a 1,06423473.
 
2° FASE
Ora nella tabella B di pagina 4 del foglio informativo si deve trovare il coefficiente lordo che va moltiplicato per il coefficiente di indicizzazione. Dato che dalla data di sottoscrizione (febbraio 2006) alla data oggetto di valutazione (aprile 2009) sono passati 3 anni e 3 mesi, calcolando anche il mese di febbraio 2006, allora si deve usare il coefficiente lordo della riga “3 anni e 2 mesi”, visto che questo si riferisce ai mesi 3 e 4 dell’anno.
Questo è pari a: 1,00317017. Quindi il coefficiente lordo complessivo è dato dal prodotto tra il coefficiente di indicizzazione e il coefficiente lordo: 1,06423473 * 1,00317017 = 1,06760854.
 
3° FASE
Dato che gli interessi e la rivalutazione del capitale sono tassati secondo l’aliquota fiscale (AF) del 12,5%, si deve calcolare il coefficiente complessivo netto (CN) dal coefficiente complessivo lordo (CL) che si è precedentemente calcolato.
La formula è la seguente: 
CN = (CL – 1) * (1 – AF) + 1
Per cui, CN = (1,06760854 – 1) * (1 – 0,125) + 1
Il coefficiente complessivo netto è pari a: 1,05915747.
Quindi un investimento in Buoni indicizzati all’inflazione effettuato a febbraio 2006, ad aprile 2009 è pari a 1.000 * 1,05915747 = 1.059,16, dovendo pagare 8,45 euro di ritenuta fiscale.
 
Il sito delle Poste permette di calcolare il valore dei Buoni al lordo e al netto della ritenuta fiscale alla seguente pagina: clicca qui
Il sito della Cassa depositi e prestiti calcola anche il valore bimestrale dell’indice FOI, il coefficiente di indicizzazione, il coefficiente complessivo lordo e netto alla seguente pagina: clicca qui
 
 
Nicola Zanella, 26 anni, e’ un ricercatore finanziario. Ha fondato il sito www.bondreali.it. I suoi interessi di ricerca sono: la teoria dei mercati efficienti, la finanza comportamentale, l’equity premium e l’equity premium puzzle, la prevedibilita’ delle serie azionarie, l’effetto di diversificazione temporale delle azioni, l’asset allocation e le obbligazioni indicizzate all’inflazione. Puo’ essere contattato all’indirizzo E-mail: n.zanella (c-h-i-o-c-c-i-o-l-a) aduc (p-u-n-t-o) it, oppure usando la form per le domande
 
 
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