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4YOU/MPS. LA GIUSTIZIA ITALIANA CE LA METTE TUTTA, MA SEMBRA PROPRIO NON FARCELA.. LA CONVOCAZIONE PER L'UDIENZA VIENE FATTA IL GIORNO DOPO.
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Comunicato 
27 gennaio 2005 0:00
 

Firenze, 27 Gennaio 2005. Le centinaia di cause civili che stiamo promuovendo in molti tribunali di tutta la Penisola contro i prodotti finanziari 4You/MyWay del Monte dei Paschi di Siena, stanno procedendo, ma devono fare i conti essenzialmente con il funzionamento della giustizia italiana, che sembra non aiutare.
Quello che e' successo ieri al Tribunale di Velletri e oggi nei nostri uffici e' la fotografia di una di queste molteplici situazioni.
Ieri 26 gennaio, uno dei tanti risparmiatori che ha seguito le nostre indicazioni, aveva la prima udienza presso il Tribunale di Velletri (Roma). L'avvocato della banca Mps e' arrivato trafelato all'ultimo momento perche' sosteneva di non essere stato informato dell'udienza, e, in tribunale per altre cause, aveva li' appreso di questa udienza, per la quale non si era preparato. Il giudice, preso atto della situazione, ha rinviato l'udienza di un paio di mesi.
Cosa sara' successo? Il risparmiatore che ha denunciato la banca si e' impegnato di farcelo sapere, perche' avrebbe fatto indagini.
Ma noi, probabilmente, siamo stati piu' solerti e fortunati di lui.
Questa mattina (27 gennaio), nei nostri uffici di Firenze e' venuto un ufficiale giudiziario per una notifica. Era una citazione come testimone per un professionista che collabora con la nostra associazione, chiamato in causa per rispondere in base alla legittimita' di questi prodotti finanziari. La notifica era proprio per quel processo di cui sopra, del giorno 26 gennaio: notifica con tanto di timbro di consegna del 27 gennaio, partita dal Tribunale di Velletri lo scorso 21 gennaio.
Incredibile, ma vero. E il dubbio che altrettanta tempistica sia stata utilizzata per citare altri testimoni e la controparte, ci e' venuto.
Non solo, ma la nostra e' una causa civile, senza gente in galera e, tutto sommato, senza situazioni estreme dal punto di vista umano; cosa succede quando situazioni del genere si verificano in altri contesti, con tradotta di persone detenute, altre persone che si spostano? Siamo stati presi dallo sconforto e, pur tentati dall'emigrare nel posto piu' lontano dallo Stivale, abbiamo tirato un sospiro e ci siamo ributtati nella continua e fremente attivita' che forse un giorno ci portera' a non dover piu' fare comunicati come questo.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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