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ASSOLUZIONE SANPAOLO PER I FONDI "TRUCCATI"
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Comunicato 
1 dicembre 2003 0:00
 

LA CONSOB NON SA FARE IL SUO LAVORO, DEVE ESSERE RIFORMATA

Firenze 1 dicembre 2003 - Ad Aprile del 2002 la CONSOB alza il velo sulle irregolarita' della SanPaolo-Imi compiute tra il dicembre del 1999 e marzo del 2000 (il periodo di massima "euforia irrazionale", per usare le parole di Greenspan) legate alla gestione dei fondi "Soluzione 7", "Soluzione 6" ed il (famoso) "Azioni Italia" (famoso appunto perche' aveva risultati eccellenti, proprio grazie a questa "contabilita' creativa").
L'accusa era molto precisa: la forte divaricazione nelle performance dei tre fondi, che all'epoca adottavano lo stesso benchmark, non era dovuto al caso, ma al ricorso continuo e massiccio a pratiche irregolari. La direzione della Sgr aveva definito un meccanismo di remunerazione del singolo gestore che prevedeva l'elargizione di un bonus annuale commisurato all'extra-performance conseguita, ponderata per il diverso peso assegnato a ciascun fondo. In particolare, "Azioni Italia" aveva un peso relativo maggiore nel calcolo del bonus, per questo veniva privilegiato irregolarmente a scapito degli altri fondi.
Lodi alla CONSOB, verrebbe da dire. Peccato che la corte d'appello di Milano abbia giudicato illegittima la sanzione della CONSOB. Le accuse mosse dall'autorita' erano infondate? Neanche per idea, solo perche' l'autorita' non ha rispettato i tempi, in buona compagnia con il ministero dell'Economia! E' la sesta volta, solo nel 2003, che una sanzione della CONSOB viene annullata per mancato rispetto dei tempi che la stessa CONSOB si e' data. Se e' cosi' difficile rispettare i tempi (ed in certi casi si puo' comprendere) e' bene che si diano una mossa o che allunghino i termini. Non e' possibile che di mezzo ci vadano i risparmiatori che si vedranno cosi' spuntare una potente arma che avevano per farsi risarcire dai tribunali.
E' evidente che la CONSOB e' del tutto inadeguata a tutelare i risparmiatori.
Nel corso del 2003 abbiamo segnalato alla Consob evidenti (a nostro giudizio, naturalmente) casi di sollecitazioni al pubblico risparmio abusive, senza avere nessuna reazione da parte dell'Autorita'.
Nel caso MyWay-4You la posizione della Consob e' chiaramente a tutela del Monte dei Paschi di Siena. Abbiamo evidenziato con una lettera aperta specifiche violazioni di legge che il Monte dei Paschi ha effettuato nella progettazione di questi prodotti finanziari assurdi, ma la Consob non ha voluto neppure risponderci (e non avrebbe potuto farlo, dal momento che non avrebbe potuto far altro che darci ragione). La Consob avrebbe aperto un'inchiesta sul caso MyWay-4You della quale non sappiamo ancora niente, qualcosa pero' ci suggerisce come andranno a finire le cose. Probabilmente non ci sara' nessuna condanna, o se ci sara'. sara' fuori termini e la Banca con un semplice ricorso ne uscira' senza danni.
E' urgente una radicale riforma della Consob che aumenti i suoi poteri (ed i suoi mezzi) ed al contempo crei le condizioni per una vera indipendenza dal sistema bancario.
Probabilmente, pero', Tremonti e' troppo impegnato nella sua lotta tutta politica contro il governatore della Banca d'Italia (che ha certamente molte colpe) per occuparsi della tutela del risparmio degli Italiani, a meno che non sia strumentale ai suoi fini politici.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari
 
 
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