testata ADUC
AUTHORITY PER TUTELARE I RISPARMIATORI. LE BUONE INTENZIONI DELLA TOSCANA? ARIA FRITTA!
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
2 gennaio 2004 0:00
 

Firenze, 2 gennaio 2003. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, si sta dando da fare per realizzare cio' che, a suo avviso, dovrebbe tutelare meglio i risparmiatori. Sulla scia dei casi Cirio, Parmalat e Mps/Banca121, l'intenzione e' una sorta di Authority regionale con "meccanismi di analisi permanente di come gli interessi dei risparmiatori e dei consumatori .. debbano essere tutelati".
Iniziativa lodevole e utile? A nostro avviso no! Perche' parte male, e in un contesto di pesante compromesso e commistione economica del pubblico col privato.
Il presidente toscano parte dal presupposto che i consumatori/cittadini che hanno eletto i loro amministratori, sono per questo proprietari/azionisti di numerose societa' a capitale pubblico che gestiscono pubblici servizi. Quindi consumatori a loro volta azionisti e utenti, e che per questo avrebbero un duplice interesse: che le aziende siano sane ed efficienti e che i servizi siano validi. Se questo e' un discorso per cercare di far digerire la presenza devastante del capitale pubblico, il rifarsi ad una sorta di populismo sociale e' sicuramente un cattivo metodo.
Che sia sua o non sua l'azienda che eroga i servizi (fatto sulla cui percezione e consapevolezza nutriamo piu' che un ragionevole dubbio), cio' che il consumatore chiede e' economicita' e qualita': due prerogative che si possono offrire quando in un mercato c'e' liberta' di scelta. Cioe' proprio il contrario di cio' che accade in alcuni servizi -per esempio energia, acqua e gas- proprio grazie alla presenza di capitale o proprieta' pubblica.
Se poi si viene anche a proporre che questo "pubblico" sia quello che dovrebbe decidere le regole del gioco anche per un migliore controllo di se stesso, visto che gia' aveva fatto altrettanto in passato, e proprio perche' per queste regole sono successi i casi tipo Parmalat e Mps/Banca121, va da se' che, almeno in questo contesto, la credibilita' della proposta vada a ramengo. E appaia, piu' che altro, come un tentativo di autoassolversi rifacendosi il look, aggiornato al motivo conduttore del momento: "la difesa del risparmiatore".
Il nostro ragionamento e' estremo per un preciso motivo: la fiducia nelle istituzioni, da parte dei risparmiatori, e' vicina allo zero. E per ricostruirla occorrono medicine molto radicali, a partire dalla messa in discussione del sistema grazie al quale si sono generati i mostri che stanno continuando a venire a galla.
Nella fattispecie, se la Regione Toscana riuscira' a far rimborsare tutti i risparmiatori che sono incappati nelle fregature "MyWay-4You" e Btp (Tel, Index e Online) dell'attuale proprietario Mps, si puo' cominciare a ragionare. Ma se avvalla la politica morfinizzante del Mps per far pagare i propri errori ai risparmiatori (quell'acquisizione di Banca121 con il suo carico di "mostri finanziari", che lo stesso Mps oggi mette in discussione avendo dato mandato ai suoi legali per eventuali azioni contro quelli che oggi sono tutti suoi uomini) . se l'iniziativa del presidente Nencini tende a questo, stara' solo facendo gli interessi suoi in quanto parte in causa del Mps, non certo quelli dei "mitici consumatori/azionisti" di cui sopra.
Non solo, ma fintanto che i capitali e le energie pubbliche saranno investite in termini imprenditoriali, e non solo di garanzia e controllo, il gioco del controllore che e' la stessa persona da controllare, oltre ad essere palese e guardato con sospetto e disgusto, e' manifestamente dannoso alle istituzioni come ai cittadini/consumatori.
Senza queste prerogative, ci sembra che siamo solo in presenza di aria fritta.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS