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BANCHE E ITALIANITA'
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Comunicato 
13 settembre 2005 0:00
 

Roma, 13 settembre 2005. Sembra che tutta l'operazione condotta dal governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, sulle Opa di Bpi e Unipol su Bnl, sia stata condotta con il preciso intento di salvare il sistema bancario da possibili intrusi esteri e confermare l'italianita' delle banche nazionali. Gia', ma l'italianita' delle banche serve agli italiani? Se facciamo riferimento alle vicende Argentina, Cirio e Parmalat e' evidente che la risposta non puo' che essere negativa. Se facciamo riferimento agli interessi sui depositi bancari la risposta e' altrettanto negativa. Infatti, le percentuali di remunerazione italiane sono bassissime, attestandosi allo 0,....%, mentre due banche "straniere", ma comunitarie, offrono ai loro clienti percentuali ben maggiori. Ci riferiamo alla Ing e al Santander che con i loro conti di depositi, offrono un interesse del 2,4% e 2,6% lordo annuo, senza spese di apertura, chiusura, scrittura e bollo. Insomma chi fa gli interessi degli italiani, le banche avvolte dal manto della italianita' o quelle colonizzatrici straniere? Il governatore Fazio chi tutela, le banche o i risparmiatori italiani?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
 
 
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