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BANCOPOSTA: PUBBLICITA' INGANNEVOLE
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Comunicato 
16 gennaio 2001 0:00
 


L'ANTITRUST HA AVVIATO UN PROCEDIMENTO D'INFRAZIONE CONTRO IL SERVIZIO DELLE POSTE, SU SEGNALAZIONE DELL'ADUC: PUBBLICIZZATO COME SIMILE A QUELLO BANCARIO, DIVENTA, INVECE, LA DANNAZIONE PER CHI DECIDE DI UTILIZZARLO.
L'ADUC INVITA I CITTADINI A FARE ULTERIORI SEGNALAZIONI PER MEGLIO RAFFORZARE E INTEGRARE LA DENUNCIA.

Firenze, 16 gennaio 2001. L'Ufficio Pubblicita' Ingannevole dell'Antitrust ha avviato un procedimento per verificare se la pubblicita' del servizio Bancoposta sia ingannevole o meno.
Lo scorso 20 Dicembre avevamo inviato all'Autorita' una lettera di una signora che aveva scritto al servizio Internet di consulenza dell'associazione, "Cara Aduc", lamentando il fatto che il servizio Bancoposta, pubblicizzato anche in Internet, come "disponibile sempre e ovunque: grazie alla capillarita' dei 14.000 uffici postali distribuiti sul territorio nazionale, puoi effettuare operazioni di prelievo e pagamento in tutta Italia", in realta' le operazioni di movimentazione e gestione del conto potevano essere effettuate solo presso l'ufficio postale nel quale e' aperto il Conto Bancoposta.
In una comunicazione che ci e' giunta oggi, l'Antitrust ci comunica di avere contestualmente invitato le Poste spa a giustificare la presunta ingannevolezza di questi messaggi, e da' tempo 75 giorni perche' il procedimento arrivi a conclusione, consentendo che le parti -Aduc e Poste- entro 20 giorni presentino ulteriori memorie scritte e documenti.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' un fatto importante perche' mette a nudo l'arroganza di un'azienda che e' di capitale pubblico, erede del monopolio fintamente smantellato, e immagine e simbolo della via italiana a privatizzazione e liberalizzazione del mercato: una presa per i fondelli!
Ed e' anche importante per il metodo con cui e' avvenuta la segnalazione, quella di una signora inviperita e delusa della fiducia che aveva prestato alla familiarita' con cui si presentava pubblicitariamente il servizio Bancoposta, e che ci aveva scritto dandoci fiducia e stimolo: segnale che anche il singolo cittadino puo' essere soggetto portatore di denuncia, non solo suddito costretto a subire le angherie del monopolista di turno.
Questo significa che all'avvio del procedimento dell'Antitrust, possiamo e dobbiamo dare piu' forza, con lo stesso metodo con cui siamo partiti: le segnalazioni dei cittadini. Facciamo quindi appello perche' ognuno ci segnali tutto cio' che non gli torna o/e che gli provoca disagi nel servizio: noi lo useremo come documento integrativo da presentare all'Antitrust per meglio incoraggiare e rafforzare la denuncia.
 
 
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