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BILANCI POSITIVI DELL'ENTE TABACCHI PER IL SUO INGRESSO TRIONFALE IN BORSA.
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Comunicato 
29 marzo 2001 0:00
 


L'ADUC CHIEDE L'INTERVENTO DELL'ANTITRUST PER DISTORSIONE DI MERCATO E ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE DELL'OPERAZIONE CONDOTTA DALLA SOCIETA' DI STATO.

Firenze, 29 marzo 2001. L'Eti, Ente tabacchi italiano, ha chiuso i suoi bilanci del 2000 con un utile netto di 35 miliardi, e il suo presidente Maurizio Basile ha fatto sapere che l'azienda si sta preparando alla privatizzazione a tappe forzate, e che e' prossima all'ingresso in Borsa.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Gia' a suo tempo, nel luglio scorso, quando da Monopoli di Stato l'azienda si trasformo' in Eti spa, avevamo evidenziato la pericolosita' per il mercato di un processo di privatizzazione che partiva non dalla vendita della proprieta' a privati, ma dalla trasformazione del guscio con dentro sempre lo stesso contenuto, lo Stato padrone. Ed oggi, dobbiamo prendere atto che non avevamo tutti i torti, perche' la spa di Stato (nel suo attuale assetto, non in quello che dice che vorrebbe trasformarsi) si appresta anche ad entrare in Borsa, in buona compagnia di altre aziende di pari qualita' proprietaria, contribuendo cosi' a trasformare la Borsa italiana nel parcheggio dello Stato e nella pentola in cui ammazzare gli illusi che, non essendo di proprieta' pubblica, credono di diventare appetibili, credibili e concorrenziali infilandovisi.
Ma come si fa a credere che, in queste condizioni, si possa competere e invitare gli investitori a far fiducia all'intero sistema?
Rivolgiamo una domanda elementare al cosiddetto parco buoi della Borsa: investiresti in un'azienda che se non funziona in Borsa corre il rischio di chiudere, o in un'azienda che se fallisce in Borsa ha alle spalle i soldi di tutti i contribuenti per risanare le sue incapacita' o sfortune, e che nello stesso tempo ha una proprieta' che stabilisce le regole del gioco a cui tutti devono attenersi?
La risposta e' elementare e scontata, ma non sembra che lo sia per il complesso e articolato sistema capitalistico ed economico italiano, che a cio' si adatta, si rassegna e si tranquillizza, anche perche' sa che il parco buoi degli investitori fa parte dello stesso allevamento dei contribuenti dello Stato: soggetti che devono solo pagare: il privato che gli consiglia investimenti e gestioni non redditizie, lo Stato che con l'equalizzatore fiscale lo tassa sulle plusvalenze virtuali .. che il giorno dopo potrebbero non essere piu' tali.
E' materia di Antitrust, a cui rivolgiamo un invito a considerare la distorsione di mercato e l'abuso di posizione dominante che l'ingresso di una societa' come l'Eti spa provocherebbe col suo ingresso in Borsa.
 
 
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