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CARDIA ED I CONFLITTI D'INTERESSE: IN CONSOB C'E' UN PROBLEMA ENORME! INTERVENGA IL GOVERNO
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Comunicato 
16 ottobre 2007 0:00
 

Firenze,16 Ottobre 2007. Il figlio del Presidente della Consob, come affermato ieri sera da Fiorani alla trasmissione tv Matrix (e confermato da "fonti vicine alla Consob", secondo le agenzie di stampa) fa consulenze agli stessi soggetti vigilati dal padre e questo sembra non destare nessuna vergogna non solo nei soggetti interessati, ma neppure nel Governo che avrebbe -eccome- il suo bel da fare per eliminare questi macroscopici conflitti d'interesse (il caso di Cardia, purtroppo, e' tutt'altro che isolato, anche nella stessa commissione).
Pochi sanno, infatti, che quest'ultimo anno di presidenza Cardia rischia di creare un enorme contenzioso relativo a tutti gli atti della commissione annullandone l'intero operato. Sono a rischio, ad esempio, i regolamenti attuativi della MIFID e tutte le sanzioni irrogate dalla Consob in quest'ultimo anno.
Il problema e' molto semplice: l'art. 1 comma 3 della legge istitutiva della Consob (216/74) dice molto chiaramente che: "La Commissione e' composta da un presidente e da quattro membri, scelti tra persone di specifica e comprovata competenza ed esperienza e di indiscussa moralita' e indipendenza, nominati con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio stesso. Essi durano in carica cinque anni e possono essere confermati una sola volta."
I 10 anni del prof. Lamberto Cardia sono gia' scaduti, ma nel 2003 l'allora Governo Berlusconi, chiedendo un parere al Consiglio di Stato, lo ha nominato per 5 anni e non fino alla scadenza del suo mandato come commissario (come era sempre accaduto in precedenza).
Tutti gli atti che la Commissione ha compiuto dopo la "scadenza" di Cardia e che sta compiendo in questi mesi fino al giugno 2008 (si vedano ad esempio le sanzioni inflitte ai grandi banchieri come Profumo) potrebbero essere impugnati per illegittimita' della commissione.
Il Governo Prodi vuole farsi carico di questo problema?

Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio
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