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CASO CIRIO
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Comunicato 
15 novembre 2002 0:00
 
L'ADUC CHIEDE ALLA BANCA D'ITALIA UN'INDAGINE SULLE BANCHE

Roma, 15 novembre 2002. Sul caso Cirio e' necessario che la Banca d'Italia avvii un'indagine sul modo con cui le banche hanno operato e sul rapporto con le imprese del gruppo. E' la richiesta che indirizziamo alla Banca d'Italia, nella sua qualita' di Autorità del settore -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. La vicenda della Cirio ricorda per molti versi il caso dei bond argentini e la storia della Enron: nel primo caso perche' la maggior parte dei titoli sono in mano ai piccoli risparmiatori, che si ritrovano ora con un pezzo di carta in mano, nel secondo perche' il conflitto di interessi tra le aziende e Sergio Cagnotti appare lampante. Come e' possibile che le banche si comportino in modo cosi' irresponsabile proponendo titoli privi di rating ufficiale, cioe' di valutazione della capacita' di solvibilita'? I risparmiatori sono stati informati dei rischi che correvano? Come e' possibile che le banche non si siano accorti della situazione in cui versava la Cirio, che da tempo ha debiti superiori al fatturato?
Ai risparmiatori non possiamo che consigliare di valutare attentamente i titoli in loro possesso, chiedendo alle proprie banche la valutazione di solvibilita' delle aziende. I casi Cirio sono sempre dietro l'angolo!
Per ulteriori approfondimenti sui titoli Cirio rimandiamo al sito Investire Informati, del nostro portale.
 
 
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