Roma, 12 luglio 2002. Chiusa la stalla a buoi fuggiti. L'allarme che in questi giorni e' apparsa su numerosi quotidiani sulla debacle dei fondi di investimento, sulla base di uno studio di Mediobanca, arriva tardivo -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Per il risparmiatore investire nei fondi, titoli incerti, o in BoT, titoli certi, ha prodotto lo stesso risultato. Ci riferiamo sia agli investimenti a cinque che a dieci anni, tempi medi di un risparmio che non vuol essere prorogato per l'eternita'. Eppure negli anni scorsi avevamo lanciato l'allarme, valutando cosi' negativamente la situazione da indurci a dedicare all'argomento una apposita sezione del nostro portale, ironicamente definita "FonTi di investimento" . Ora c'e' la definitiva conferma di quanto da noi affermato: i nostri gestori sono incapaci. Somari e cari, perche' i costi delle commissioni sulle transazioni sono maggiori di quelli europei e americani. Al popolo dei BoT, che aveva dato fiducia alla borsa trasferendo i propri risparmi sui fondi, non rimane che leccarsi le ferite e rimpiangere, o maledire, il momento nel quale aveva dato ascolto alle sirene dei media, delle banche e delle societa' di intermediazione. Al di la' delle difficolta' della Borsa esiste un problema di uomini e competenze. La prossima volta non rimane che consigliare la scelta della monetina: testa o croce pari valgono.