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FONDI DI INVESTIMENTO: I FLESSIBILI, SPECCHIETTI PER ALLODOLE.
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Comunicato 
21 febbraio 2001 0:00
 



Roma, 21 Febbraio 2001. Banche e assicurazioni hanno inventato un altro tipo di fondo di investimento: il fondo flessibile. Un altro specchietto per le allodole -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- perche' complessivamente i fondi flessibili, che hanno tra l'altro commissioni piu' care, hanno perso il 10% negli ultimi 12 mesi. La perdita potrebbe sembrare limitata ma non e' cosi'. Il meccanismo dei fondi flessibili e' semplice: il risparmiatore affida i suoi soldi ad un gestore il quale ha carta bianca, cioe' puo' investirli come ritiene piu' opportuno. Non esiste benchmark, cioe' un indice di riferimento per valutare la bravura del gestore, il quale puo' cambiare i fondi quando e come ritiene piu' opportuno, in relazione alle proprie valutazioni e addebitando, ovviamente, i costi delle commissioni di ingresso, di uscita, di gestione e di performance al risparmiatore. Dovrebbe essere il paradiso dei piu' bravi. Si e' invece dimostrato l'inferno dei somari. La prova provata sono i rendimenti negativi, realizzati dai fondi flessibili, quel -10% sopra riportato. I gestori si giustificano sostenendo che il settore sul quale hanno investito (tecnologici, media e telecomunicazioni), e' stato particolarmente negativo. Ma chi li ha obbligati ad investire in quel settore se, avendo carta bianca, potevano sbizzarrirsi in tutti gli altri, che tra l'altro hanno realizzato buone performance? Alla fiera dei somari insomma, ferma restando che il conto lo paga il povero risparmiatore.
Noi consigliamo ai risparmiatori di protestare, chiedere le testa del gestore e di non investire in fondi flessibili.
 
 
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