Roma, 24 Ottobre 2002. Una estate negativa per i listini azionari e per i risparmiatori, e un settembre che ha accentuato la tendenza negativa portando la Borsa di Milano a perdere un ulteriore 16,8%, quella di New York a scendere di un altro 10.6% e il Nasdaq a precipitare dai 5200 punti del marzo 2000 ai 1300 odierni.. Che fare dunque? Come detto in altre occasioni -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- chi vuole mantenere il proprio capitale ha a disposizione gli strumenti classici: titoli di stato, fondi monetari, buoni fruttiferi e alcuni conti correnti bancari. Per chi volesse rischiare, non possiamo che dare consigli generali, che mettano in guardia il risparmiatore dall'ennesimo promotore, addetto bancario o consulente che, con un sorriso a 64 denti, vuole affibbiarvi l'ennesimo "promettente" investimento. Tener presente che il venditore, in ordine:
1. Fa i suoi interessi.
2. Fa gli interessi della banca o della Società.
3. Fa i vostri interessi.
Detto questo, il risparmiatore, per conoscere la qualita' dei servizi offerti, deve chiedere se la banca offre solo i propri fondi. In caso di risposta positiva e' meglio girare i tacchi e cercare un altro istituto di credito. Se proprio si vuole insistere nell'acquisto, e' bene effettuare la somma delle performance dei fondi azionari della banca nell'ultimo anno e dividerla per il numero dei fondi stessi. Se il risultato e' negativo e' meglio soprassedere.