Roma, 10 settembre 2002. Una vera e propria Caporetto: fondi che in un anno perdono il 60% spaventano qualsiasi risparmiatore, a meno che non abbia nervi saldissimi e soprattutto la necessita' dei soldi investiti. Per "allietare" gli animi in profonda depressione -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- ecco che i promotori finanziari, le banche, le societa' di intermediazione e financo le Poste italiane, propongono gli investimenti "garantiti", quelli che garantiscono appunto il ritorno del capitale, dopo un certo tempo: sono le polizze vita unit linked e index linked e le obbligazioni strutturate, legate all'andamento della borsa o dei tassi. Oltre alla restituzione del capitale offrono un rendimento, anche minimo, garantito e per le polizze la esenzione della tassa di successione. Una mano santa si direbbe, specialmente in tempi bui come questi. Tra i nei c'e' la scarsa trasparenza e i costi. Come esempio possiamo far riferimento ad un particolare tipo di obbligazioni strutturate: i reverse floater. Sono titoli a lunga durata, che offrono per i primi anni un rendimento certo, che diventa incerto e misterioso negli anni successivi, perche' legato a tassi variabili che nessuno puo' garantire. Si viene allettati all'acquisto con le cedole dei primi anni e il rischio e' quello di ritrovarsi con obbligazioni con scarso rendimento e quindi difficilmente collocabili.
Attenzione quindi ai miraggi. Non si vedono solo nei deserti!