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Investimenti sicuri? Impossibili…. A cosa prestare attenzione: la solidità di una banca
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Comunicato di Redazione
6 gennaio 2020 11:54
 
 Investimenti sicuri e redditizi. Domanda frequente che i risparmiatori cercano di porre ovunque. Spesso (troppo) anche a soggetti (bancari e non solo) che sono più interessati a garantirsi in assoluto le proprie commissioni, che non alle stesse in virtù dei guadagni che dovrebbe ricavare il proprio cliente. Premesso che l’investimento sicuro non esiste, altrimenti non sarebbe tale ma una chimera, non si può dare un consiglio con un minimo di raziocinio senza conoscere bene la situazione personale dell’investitore, entrando realmente nel dettaglio….

In questo contesto non sono pochi gli utenti che scrivono al nostro servizio di consulenza web “Scrivi all’Aduc”, domande a cui rispondono consulenti che prestano volontariamente la loro opera all’associazione. Le lettere vengono poi pubblicate sulla specifica rubrica Cara Aduc.

La lettera che pubblichiamo oggi crediamo possa essere utile ad informarsi.

La lettera inviata a Cara Aduc
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Buongiorno e Buon Anno,
Vorrei investire una somma di poco inferiore a 130.000 euro nella banca di credito cooperativo di Cagliari che offre il 2,10% di interesse per un vincolo di tre anni.
Sulla scorta dei vostri insegnamenti “alto rendimento alto rischio” ho chiesto alla BCCC di darmi dei parametri di solidità della banca, pur non sapendo esattamente cosa stessi chiedendo. La banca mi ha risposto lo stesso giorno con le seguenti informazioni: nel 2018 Cet 1: 13, total 14,63.
E sufficiente per investire i miei risparmi? Perché le informazioni sono relative al 2018 e non al 2019? La banca mi ha dato i parametri migliori omettendo i peggiori? Quali altri indici dovrei chiedere per fare investimenti sulla base di dati oggettivi? Posso farlo da me?
Grazie per rispondere a tutte queste domande.
Inoltre, essendo ormai consolidata la vostra onestà intellettuale e la vostra indipendenza che traspare dagli editoriali del dottore Pedone e del dottore Donvito ed altri, di cui ho una grande stima, perché non organizzate un corso di educazione finanziaria a pagamento, a Firenze per incominciare? Mia figlia ed il marito che stanno a Firenze parteciperebbero sicuramente. Poi potreste farlo a Roma dove due miei amici ed io parteciperemo.
In tale modo fareste una cosa utile, non disperdendo la vostra professionalità e indipendenza ed innescando una fonte di finanziamento per l'associazione che ormai è l'unico baluardo al conformismo funzionale e predatorio di banche promotori finanziari ed per certi versi del governo sempre in cerca di soldi da contribuenti sprovveduti e poco informati.
Un saluto


La risposta di Aduc
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in primo luogo la ringraziamo per la stima che ci dimostra nella sua domanda.
L'argomento sul quale c'interroga è troppo ampio ed articolato per poterle rispondere compiutamente. Valutare la solidità di una banca è questione che non si può ridurre ad un numero. Non che la banca abbia fornito il numero sbagliato. Il CET1 è il rapporto fra il capitale della banca ed il capitale impiegato ponderato per il rischio. Il 14% è un buon dato, in relazione a quello della media delle banche italiane. La BCE considera l'8 il dato sotto il quale la situazione inizia ad essere problematica e la media italiana è intorno al 10.
Il punto è che - come sempre - i numeri da soli non spiegato tutto e si prestano a facili fraintendimenti.
Le regole per scegliere sono sempre le stesse: in primo luogo diversificare. Mai mettere in un solo emittente più del 2-5% del proprio capitale (una eccezione può essere fatta per i Titoli di Stato di paesi molto affidabili).
130.000 euro in un solo strumento di una sola banca, a prescindere da quanto possa essere affidabile, si possono prendere in considerazione solo se il suo patrimonio finanziario fosse intorno a tre milioni di euro.
Per quanto riguarda i corsi di finanza, la semplice verità è che non verrebbe quasi nessuno. In passato altri hanno tentato ed hanno fallito.
Probabilmente faremo qualcosa in merito "on-line". E' un progetto per questo 2020.
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Ha risposto Alessandro Pedone
 
 
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