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MUTUI USURAI IL GIORNO DOPO
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Comunicato 
29 dicembre 2000 0:00
 


CON UN DECRETO STRACCIA-DIRITTO, ORA ABBIAMO IL TASSO UNICO DI STATO, E SIAMO IN UNA SITUAZIONE PEGGIORE RISPETTO A QUELLA ANTECEDENTE ALLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE.
CON UN SOLO PAGATORE: IL CONSUMATORE SUDDITO.

Firenze, 29 Dicembre 2000. Dopo l'approvazione governativa del decreto sui tassi dei mutui usurai, in attesa che il Parlamento abbia un guizzo di autonoma decisionalita', oltreche' di dignita' e rispetto della Costituzione, li' dove si esplicita' la separazione dei poteri come fondamento del nostro patto, ci teniamo il risultato dell'isterica estremizzazione.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Dopo la sentenza della Cassazione dello scorso 17 novembre che aveva stabilito -in modo bizzarro- la retroattivita' di una norma su contratti frutto di liberi accordi fra privati, e dopo che questa sentenza e' stata presa da alcuni come bandiera per il riscatto dei consumatori sul sistema bancario italiano, ecco il risultato, scontato: la norma che stabilisce il tasso fisso di Stato, che, di per se', allontanando notevolmente qualunque processo di de-monopolizzazione e liberalizzazione del settore, impedisce al consumatore di divenire protagonista del mercato.
Dopo la legge sull'usura del 1996 -concepita per favorire e legalizzare i cravattari legali, e i cui risultati sono inesistenti sul piano degli usurati- ecco che la mano del Governo, nello spirito di questa legge, interviene ammazzando il diritto e la contrattazione.
E il potere sul credito rimane saldamente in mano alle banche, con l'imposizione dello Stato e con i consumatori-sudditi che devono solo pagare cio' che viene imposto, e mai scegliere fra varie offerte.
Quindi, grazie Governo e grazie Cassazione: con il supporto di chi considera il credito come un malloppo, siamo in una situazione peggiore rispetto a prima delle sentenza della Cassazione.
 
 
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