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MYWAY-4YOU. PRODOTTI VALIDI NEL LUNGO TERMINE? ECCO COSA DICE LA STORIA
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Comunicato 
30 ottobre 2003 0:00
 
Firenze 30 ottobre 2003. Il gruppo Monte dei Paschi di Siena, approfittando della giustificata ignoranza in materia finanziaria dei propri clienti e (spesso) degli stessi venditori del prodotti, continua a fare affermazioni prive di riscontro tecnico sul caso "MyWay - 4You".
Il prodotto, secondo la banca, sarebbe valido perche' nel lungo termine i mercati azionari hanno sempre avuto ottimi rendimenti e tramite il "4You" si ha l'"opportunita'" di investire da subito un capitale che non era nelle disponibilita' del cliente.
Bene. L'Aduc si e' presa la briga di fare una verifica empirica sui passati 32 anni di storia dei mercati azionari mondiali. Abbiamo preso l'indice azionario MSCI World Free, dati mensili, dal 31 agosto 1971 a oggi e simulato un "4You" di un nostro associato di 15 anni, con rata di 468,81¤. Dal 31 agosto 1971 ad oggi ci sono 207 periodi di 15 anni, abbiamo confrontato quanto avrebbe reso un "4You" in questi periodi rispetto ad un semplice piano di accumulo di capitale (PAC) con pari rate mensili, questi sono i dati:

· Mediamente il "4You" avrebbe perso 36.901,90 euro (par al 20% circa del capitale finale) rispetto al PAC.
· Il PAC risultata piu' vantaggioso nel 94,69% dei casi! 196 periodi su 207 complessivi.
· La peggiore perdita del "4You" rispetto al PAC e' pari a 122.398,58 euro e si riferisce al periodo che va dal 31/08/1972 al 31/07/1987.
· Mediamente, i peggiori 52 periodi (25% dei casi), avrebbero generato una perdita pari a 79.991,80 euro rispetto al PAC.
· Mediamente, i migliori 52 periodi (25% dei casi), avrebbero generato una perdita parti a 6.571,84 euro rispetto al PAC.

Questo accade perché il 60% del capitale viene investito in una obbligazione emessa da una banca del gruppo Monte dei Paschi di Siena (quindi in conflitto di interessi) rivenduta con un sovrapprezzo che ha un rendimento inferiore rispetto al tasso di finanziamento del 2%. Quindi, su questa obbligazione, c'è una perdita certa!
Ricordiamo che la legge impone agli intermediari finanziari di "operare al fine di contenere i costi a carico degli investitori e di ottenere da ogni servizio d'investimento il miglior risultato possibile" (reg. Consob 11522 art. 26 comma 1 lettera f).
In conclusione, il Monte dei Paschi di Siena ha progettato e venduto un prodotto sapendo benissimo che un semplice PAC avrebbe ottenuto migliori risultati e minori costi a carico del cliente. Questi sono i dati. Altro che prodotto valido nel lungo termine.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari
 
 
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